9 ottobre 1971 - Giro di Lombardia

Il via alle 9.47, cielo coperto e temperatura rigida. Fuga iniziale di Godefroot che guadagna rapidamente terreno fino a toccare un vantaggio massimo di 3'25" ma sulle prime salite il ritardo del gruppo diminuisce velocemente ed in vetta al Ghisallo al fuggitivo rimangono soltanto 1'15". A Limonta termina l'avventura di Godefroot e comincia quella di Davo che transita a Lecco con 1'40" di margine, sul Colle Balisio evadono dal plotone Genty e Perurena ed è proprio il francese il primo a riportarsi su Davo. I due vengono raggiunti a Introbbio (dopo 116 km) dove i migliori si trovano tutti insieme ed a Menaggio il gruppo al comando è ancora costituito da una sessantina di unità. Sui Piani di Porlezza la corsa si riaccende per merito di Ocana, subito controllato però da De Schoenmacker (fido gregario di Merckx), il plotone si allunga e si spezza a più riprese finchè all'inizio del Passo d'Intelvi scatta lo stesso Merckx. Sembra un tentativo per saggiare le forze degli avversari ma il gruppo si frantuma ed al comando si ritrovano in una ventina (tra gli altri Merckx, Ocana, Gimondi, Van Springel, Verbeeck, De Vlaeminck, Motta e Pingeon): dei favoriti manca solo Bitossi che transita in vetta al Passo d'Intelvi (60 km all'arrivo) con 20" di ritardo ma rientra subito sui migliori. Appena usciti da Argegno, su uno degli ultimi tratti in discesa prima di affrontare l'erta verso Schignano, attacca nuovamente Merckx; Ocana, che si trova alla ruota del belga, sbanda e perde terreno, favorendo involontariamente lo scatto di Merckx che guadagna subito un centinaio di metri. Gimondi e Labourdette sono i primi a tentare di chiudere il buco ma Merckx è scatenato e si ricomincia a salire. A Schignano (40 km alla conclusione) il battistrada vanta 35" su Ocana, Pintens, Verbeeck, Zoetemelk e De Vlaeminck mentre il plotoncino con Gimondi, Bitossi e Zilioli si trova a 57". Merckx insiste con grande vigore e si tuffa a capofitto nella discesa su Argegno e, nonostante alle sue spalle i due gruppetti di inseguitori si fondano, una volta tornati in pianura (32 km all'arrivo) il suo vantaggio è salito a 1'15". Tra gli inseguitori tenta l'allungo Delisle a Carate ma l'apatia degli inseguitori è tale che Ocana (uno dei più attivi) dopo aver chiesto a gran voce la collaborazione degli altri, addirittura si ferma, scende di bicicletta ed abbandona infuriato e deluso. In effetti lo spagnolo non ha tutti i torti a protestare tanto clamorosamente, tutti appaiono rassegnati allo strapotere di Merckx che transita a Como con 2'10" di vantaggio sul coraggioso Delisle e 2'55" sul gruppetto di Gimondi e Bitossi. Merckx vola anche sul S.Fermo e gli inseguitori lottano ormai solo per il secondo posto; Maggioni contrattacca e viene raggiunto da Bitossi, Pintens e Houbrechts solo all'ingresso di Como. Merckx, in maglia iridata, ottiene la sua cinquantunesima vittoria stagionale al termine di una fuga solitaria di 50 km e dopo un'altra eccezionale dimostrazione di superiorità assoluta contro avversari stupiti, rassegnati e annichiliti.
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