16 ottobre 1965 - Giro di Lombardia

Partenza alle 8.45 e niente da segnalare fino ad Erba. Poi, improvvisamente, allungano Daems e Zilioli che conquistano in breve un minuto di vantaggio. Inizia la salita verso Sormano e Zilioli scatta ancora mentre Daems si rialza; il margine del fuggitivo si attesta intorno a 1'30" ed anche sul Ghisallo la sua azione si mantiene brillante tanto che in vetta transita con 1'15" di vantaggio su Daems, Carrara, Casati e Motta i quali precedono di pochi secondi il gruppo con tutti i migliori sgranati di poche decine di metri. In discesa Zilioli si rialza e viene raggiunto da undici corridori (Simpson, Anglade, Motta, Massignan, Galbo, Casati, Poggiali, Moser Enzo, Fontana, Foucher e Thielin); a Vassena i battistrada hanno 1'10" di vantaggio sul gruppo. Sul Colle Balisio Casati, Fontana e Thielin cedono quasi subito; Anglade e Galbo perdono terreno e vengono raggiunti da Bitossi e Hagmann con i quali poi riescono in discesa a riportarsi in testa alla corsa dove a Bellano (praticamente a metà gara) si ritrovano in undici con quasi 2' di vantaggio. Tutto tranquillo fino al Passo d'Intelvi dove si scatena Motta che forza a ripetizione l'andatura ben spalleggiato da Simpson. I due insistono e giungono in vetta (58 km all'arrivo) con 25" di margine su Poggiali (l'ultimo a cedere); Massignan si trova a 1'50", Zilioli e gli altri ex fuggitivi a 2', il gruppo a 3'. Nella discesa su Argegno gli inseguitori si ricompattano, alle spalle dei due battistrada si riforma un folto plotone il cui ritardo però oscilla intorno ai 3'; si ricomincia a salire verso Schignano ed emerge Poulidor che si rende protagonista di un bel forcing che lo vede transitare a Castiglione da solo in terza posizione con un ritardo di 1'28", Poggiali è a 1'55", a 2'30" troviamo un primo gruppetto con Bitossi, Anquetil, Dancelli e Karstens. Si scende ancora verso Argegno dove i due battistrada, nonostante comincino ad accusare la fatica, mantengono 1'35" su Poulidor e 2'50" su un gruppo di 16 corridori. Poulidor si avvicina ai due fuggitivi e si porta a 45" quando comincia il S.Fermo; Simpson è in testa e guarda Motta, gli chiede il cambio ma l'italiano è visibilmente esausto, scuote la testa, si disunisce. Simpson raccoglie le ultime energie e scatta in progressione, Motta non accenna nemmeno a reagire e il Campione del Mondo vola solitario verso la vetta. Motta viene raggiunto in discesa prima da Poulidor e poi da Stablinski, Bitossi e Karstens ma per gli inseguitori ormai non ci sono più speranze. Simpson percorre gli ultimi km in assoluta tranquillità e giunge trionfante allo Stadio Senigallia di Como; per il secondo posto, con un ritardo di 3'11", Karstens supera nell'ordine Stablinski, Bitossi, Motta e Poulidor.
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