20 ottobre 1957 - Giro di Lombardia

Moltissime polemiche intorno a questa edizione. Tutto nasce dall'invito dell'Organizzazione alla squadra Elvè-Cora la quale è sponsorizzata da una ditta estranea all'attività sportiva. Ritenendo che questo vada a ledere il principio sportivo molte squadre italiane decidono di disertare la corsa (Faema, Carpano, Bif le pricipale formazioni che rinunciano alla corsa).
Partenza alle 9.31, piove a dirotto, nebbia e freddo. Fino a Grantola l'unico fatto di rilievo è il ritiro di Van Steenbergen, poi sulla salita si assiste ad un attacco di sei coraggiosi (Tosato, Cestari, Vito Favero, Pipelin, Ronchini e Barale) i quali però a Porto Ceresio vengono raggiunti. Poco prima di San Fermo se ne va Boni che transita a Como con 1'03" di vantaggio su Bagnara e 1'30" sul gruppo dal quale manca Bobet che si è ritirato. Boni viene ripreso sulle prime rampe del Ghisallo e il gruppo si spezza, Monti e Cestari sono al comando ma poco prima di Guello vengono raggiunti da Ronchini. Continua a piovere a dirotto, Conterno e Maule sono i più attivi tra gli inseguitori, Darrigade si difende, cedono invece nettamente Anquetil e Poblet. Monti in vetta precede di 3" Ronchini, di 5" Cestari; a 1'07" passa Conterno, a 1'37" Vlayen, Darrigade, Rohrbach, Impanis e Maule, a 1'55" Anquetil che in discesa, intirizzito dalla pioggia e dal freddo, si ritira. Ad Erba Monti, Ronchini e Cestari vantano 1'15" su un gruppetto composto da Conterno, Darrigade, Impanis, Maule e Vlayen. A Lurago (35 km alla conclusione) il margine dei battistrada è immutato ma Ronchini, come l'anno precedente, comincia a non collaborare, gli inseguitori si avvicinano e il loro ritardo scende sotto il minuto. A Nova (17 km alla conclusione) i fuggitivi hanno soltanto una trentina di secondi di margine e la lotta è molto incerta. Nelle vie cittadine gli inseguitori sono vicinissimi, ad una ventina di secondi, ma Cestari tiene alta la velocità così che i tre battistrada mantengono qualche centinaio di metri di vantaggio e vanno a giocarsi la vittoria in volata. Cestari lancia la volata da lontano, ai duecento metri Monti esce e balza in testa, conquista due lunghezze, ma improvvisamente si blocca a una ventina di metri dal traguardo, è partito troppo presto e si è imballato così Diego Ronchini, alla sua prima stagione da professionista, lo affianca e lo supera nettamente, tagliando per primo il traguardo.
©2002-2023 Museo del Ciclismo Associazione Culturale ONLUS - C.F.94259220484 - info@museociclismo.it - Tutti i diritti riservati

I dati inseriti in archivio sono il risultato di una ricerca bibliografica e storiografica di Paolo Mannini (curatore dell'Archivio). Le fonti utilizzate sono svariate (giornali, libri, enciclopedie, siti internet, archivi digitali e frequentazioni sui vari Forum inerenti il ciclismo). Chiunque desideri contribuire alla raccolta dei dati, aggiunta di materiale da pubblicare o alla correzione di errori può farlo mettendosi in contatto con Paolo Mannini o con la Redazione.

Preferenze Cookies - Privacy Policy