25 ottobre 1914 - Giro di Lombardia

Via alle 7.10 con soli 44 corridori, mancano gli stranieri, in quanto è scoppiata la Prima Guerra Mondiale ed in tutta Europa si vive in un clima di incertezza. Corsa veloce ma tranquilla e gruppo sempre compatto fino a Gavirate dove una miriade di chiodi, sparsi sulla strada da alcuni "tifosi", provoca una serie di forature. Ne fa le spese anche Girardengo che rimane attardato anche perchè Pavesi si porta subito in testa al plotone a forzare l'andatura. Sul Brinzio si avvantaggiano Gremo, Azzini e il sorprendente Piacco che transitano in vetta con una manciata di secondi di vantaggio su un gruppetto dove figurano, tra gli altri, Bordin, Bertarelli, Petiva, Spinelli ed Agostoni. Girardengo insegue da solo, non si arrende, ma si trova a 3'. Al secondo passaggio da Varese Piacco allunga, solo Gremo gli resiste, mentre Azzini cede e viene superato da Agostoni e Petiva, a loro volta tallonati a qualche centinaio di metri da Pavesi, Bordin, Beni, Bertarelli e Torricelli. Agostoni e Petiva raggiungono i due battistrada ma poco dopo l'irrequieto Agostoni si lancia decisamente all'attacco e rimane da solo al comando. Il fuggitivo transita a Como con un margine di circa 30' nei confronti di un gruppetto costituito da Pavesi, Azzini, Piacco, Gremo, Petiva e Bertarelli, metre Girardengo si trova a 2'. Agostoni continua la sua marcia forsennata anche sulla Cappelletta e aumenta il suo vantaggio, mentre gli inseguitori, in leggera difficoltà, vengono raggiunti da Bordin.
Gremo e Petiva forano e vengono ripresi da Girardengo e Ripamonti.
Appena attraversata Lecco il fuggitivo inizia improvvisamente a diminuire l'andatura; nella foga dell'attacco Agostoni non ha preso il sacchetto del rifornimento ed ora è in preda ad una crisi di fame. A Pontida viene raggiunto e superato di slancio: al comando si ritrovano perciò Pavesi, Azzini, Bordin, Piacco e Bertarelli. Girardengo si trova ancora a 2' ma non sembra in grado di colmare lo svantaggio perchè i primi vanno velocissimi, particolarmente attivo Pavesi che trascina i compagni di fuga negli ultimi km percorsi a oltre 35 km all'ora di media.
Azzini, che corre per la Dei insieme a Pavesi, è forse il più veloce allo sprint ma la corsa è stata velocissima e dura ed è difficile indicare un netto favorito. E' l'ammirevole Pavesi il primo ad entrare sulla pista in sabbia del "trotter" alla sua ruota il compagno Azzini, poi nell'ordine Bordin, Piacco e Bertarelli. Pavesi tiene l'andatura alta, al suono della campana le posizioni sono immutate, si lancia la volata. Pavesi tiene fino a 200 metri quando si rialza e lascia spazio al compagno Azzini che esce prepotentemente e balza in testa ma viene subito affiancato all'interno da Bordin. Testa a testa negli ultimi cento metri, Azzini sembra poter resistere ma Bordin negli ultimi venti metri passa al comando e riesce a tagliare per primo il traguardo con mezza ruota di vantaggio, cogliendo la più importante affermazione della sua carriera e realizzando la nuova media record della corsa: 32,290 km/h.
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