10 novembre 1921 - Giro di Lombardia

Il via da Corso Sempione alle 6.55; avvio veloce ma gruppo compatto anche sul Brinzio dove i migliori si controllano tanto che al secondo passaggio da Varese al comando si ritrovano in una quarantina. Un vento gelido ostacola la marcia dei corridori e neanche lo strappo di Binago modifica la testa della corsa. Si avvicina però il Ghisallo e, dopo una caduta che costringe al ritiro il tedesco A. Huschke, si lancia all'attacco Tonani che guadagna qualche centinaio di metri ma poi si ferma a girare la ruota per innestare il rapporto da salita e viene subito ripreso. Gruppo compatto all'inizio del temuto Ghisallo; sui primi tornanti il plotone si sgrana ma i migliori sono sempre insieme: Girardengo si porta in testa ed abbozza un timido allungo ma subito Henri Pelissier lo riprende e tutto torna tranquillo. Azzini e Gremo scandiscono il passo ed al comando si forma un gruppetto di una dozzina di unità, con tutti i migliori che transitano insieme in vetta.
I dodici battistrada (Gay, Trentarossi, Girardengo, Gremo, Brunero, i due Pelissier, Azzini, Belloni, B. Aimo, Agostoni e H. Suter) si mantengono insieme anche sulla Cicognola finchè Agostoni rompe la catena e Girardengo fora. Azzini, compagno di Costante nella Stucchi, è pronto a passare la ruota a Girardengo che si riporta subito sui primi senza che nessuno ne possa approfittare. Al comando si riforma un gruppo di undici unità, infatti rientra anche Azzini mentre il solo Agostoni non è riuscito a rientrare. Ma l'andatura è talmente tranquilla che rientrano pure altri sei corridori: Tonani, Petiva, Torricelli, Gilardi, Bassi e Scaioni.
Non succede più niente fino a Milano dove l'arrivo è sulla pista del Trotter e si preannuncia molto incerto. Gremo entra per primo in pista tallonato da Belloni e Gay, tutti e tre della Bianchi mentre Girardengo segue a ruota con il compagno Azzini. Gremo continua la sua veloce progressione ma al suono della campana che segnala l'ultimo giro attacca prepotentemente Girardengo che supera tutti e si porta in testa. Belloni si lancia subito nella sua scia seguito da Gay mentre Pelissier Henri rimane chiuso. Girardengo insiste lanciando lo sprint da lontano, nell'ultima curva Belloni prova ad uscire all'esterno ed affianca il battistrada ingaggiando un testa a testa con Girardengo che resiste all'assalto e taglia per primo il traguardo davanti all'eterno secondo Belloni, Gay, Brunero e quinto H. Pelissier che accusa di ostruzionismo Azzini.
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