10 giugno 1951 - Giro d'Italia

L'ultima tappa parte dal capoluogo dell'alta Engadina in perfetto orario, 12 e 30; alla presenza di rappresentanti dell'insigne governo elvetico. Il cantone dei Grigioni presenta tutta la sua bellezza, incorniciata da uno splendido sole. Primi chilometri di gara vivacizzati solo da qualche incidente meccanico, vittime: Ciolli, Vittorio Rossello, Van Steenbergen, il velocista Conte e Corrieri. Si rientra in Italia tutti in gruppo. Traguardo volante a Lecco, lottano Casola e Corrieri, vince il primo; quindi è la volta di Drei, Franchi e Zampini, ma in pochi istanti anche questi tentativi di fuga svaniscono. Ancora premi parziali, sfrecciano Salimbeni, ottimo il suo Giro, ed il ferrarese Lambertini, prossimo azzurro al Tour de France. Non succede nulla degno di cronaca, solo tanto tantissimo pubblico, da Erba fino al Vigorelli, teatro conclusivo di quest'ultima frazione. La seguente volata è un grande capolavoro d'astuzia e potenza del tricolore Bevilacqua, capace di rimontare e battere di mezza macchina proprio Magni, togliendo così alla maglia rosa la soddisfazione di vincere almeno una frazione in questo Giro per lui trionfale. Terzo Conte, quest'anno all'asciutto, che precede Leoni, Logli e Corrieri.
Articolo inviato da: Giovanni Tarello (Borgo D'Ale (VC))
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