Sul circuito del parco di Scheibenholz, alla periferia di Lipsia, vince a sopresa il belga Karel Kaers che la leggenda vuole alla sua prima uscita su strada. Kaers, in una sorta di gara su pista visto che il circuito misura appena nove chilometri e mezzo da ripetersi per 24 volte su un manto stradale pressochè levigatissimo, prevale al termine di una volatona a 14 su Learco Guerra non senza polemiche. L'astuto pistard belga compie una serie di scorrettezze che i guidici di adesso, grazie anche alle riprese televisive, avrebbero sanzionato con la squalifica. E invece il povero Guerra, che avrebbe meritatamente vinto il suo secondo mondiale, si deve accontentare della seconda medaglia d'argento.
Il grande protagonista di Lipsia è tuttavia Giuseppe Olmo che, su un tracciato ideale per lui, va continuamente all'attacco sperando di ripetere l'impresa del francese Speicher dell'anno prima. Ma questa volta il gruppo contrattacca andando a neutralizzare ogni tentativo; la gara è massacrante perchè la velocità media tocca punte di 45 km/h a giro. Olmo è il più fresco nonostante due forature, a metà gara la media complessiva è ancora elevata (39 km/h) per via degli innumerevoli scatti e controscatti. Tutti i componenti del plotoncino dei 14 favoriti si alternano a tirare ad eccezione di Kaers che rimane sempre alla ruota. Il pistard, non abituato a gare così lunghe, appare in affanno ma rimarrà aggrappato e questo gli frutterà la maglia iridata. Olmo fora per la terza volta e sono inutili i 30 chilometri di rincorsa per tornare nel gruppo. All'ultimo chilometro Guerra è ancora il più temibile ma ai 300 metri il belga Danneels lancia il velocissimo Kaers che prende la testa; Guerra reagisce con furia e rimonta ma ai cinquanta metri una sbandata sulla sinistra del suo avversario lo mette fuori causa. Guerra, finito secondo, va dai giudici per protestare ma il mondiale è di Kaers.