Figlinese "doc" inizia a gareggiare all'età di 17 anni nella categoria Allievi vincendo subito due gare: era il 1937. Discreto sul passo ed in salita, difettava in volata tanto che se avesse avuto anche questa dote avrebbe sicuramente vinto molte più gare delle 16 ottenute nell'arco della propria carriera, la quale peraltro è stata fermata per sette lunghissimi anni dagli eventi bellici del secondo conflitto mondiale proprio nel momento "topico" dei suoi anni verdi e questo lo ha danneggiato sicuramente. Nel 1948, all'eta di 28 anni, passa professionista e rimarrà tale per 5 anni correndo 5 giri d'Italia (1948 18° - 1949 Rit. - 1950 59° - 1951 27° - 1952 82°). Nel 1949, grazie all'ottimo lavoro svolto per la sua squadra ma anche per i buoni piazzamenti (11° alla Milano-Sanremo e 7° al Giro di Romagna), Fausto Coppi gli chiese se voleva andare con lui al Tour. Rimase sorpreso perché non gli era mai passato per la mente di poter partecipare al Tour al fianco del Grande Fausto. Inizialmente accettò con grande entusiasmo, ma quando il Presidente dell' A.C.P. Cino Cinelli andò a chiedergli la conferma al termine della tappa Cuneo-Pinerolo del Giro, Ugo, arrabbiatissimo con la squadra tanto da non aver tagliato il traguardo e quindi deciso per il ritiro, rinunciò senza pensare all'errore che stava facendo.
Terminata l'attività ciclistica si è inserito nello staff dirigenziale di una importante industria di laterizi valdarnese e non di rado ha fatto capolino nell'ambiente ciclistico in particolare tra i giovani.