Storia di Guido Carlesi

Dopo una carriera dilettantistica senza infamia e senza lode, ha saputo tra i professionisti rendersi protagonista ben al di là delle prospettive previste.
Apparso sulla scena negli ultimi anni dell'attività di Fausto Coppi venne immediatamente ribattezzato "Coppino" per via di una certa rassomiglianza fisica e anche di stile in bici col "Campionissimo". Non fu tuttavia mai protagonista di gesta che potessero far pensare a quelle di Fausto.
Seguendo i saggi consigli di Magni, è riuscito a cogliere significativi successi grazie alle sue doti di passista veloce che non temeva gli arrivi affollati.
Molto combattivo, quasi aggressivo ma un pò sregolato, difettava in continuità; vinto il Giro delle Alpi Apuane da indipendente, ha colto i suoi migliori risultati nelle corse in linea e nelle tappe dei vari "Giri" (anche lui è tra i pochi corridori capaci di aggiudicarsi vittorie nelle tappe di "Giro", "Tour", "Vuelta" e "Svizzera").
La sua annata migliore fu indiscutibilmente il '61: 5° al Giro d'Italia vinto da Pambianco, 2° al Tour de France (con 2 vittorie di tappa, la Torino-Antibes e la Perpignan-Tolosa) a 12'14" da Jacques Anquetil.
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