Storia di Erik Zabel

Una carriera nel segno della continuità. Da dodici stagioni alla Telekom Erik Zabel è un simbolo del ciclismo tedesco. Jan Ullrich è sicuramente il ciclista più noto di Germania, il più amato, ma Zabel rappresenta una sorta di garanzia. Quasi centonovanta vittorie in dodici stagioni costituiscono il bottino più ricco mai ottenuto da un corridore tedesco, ma la sua carriera va valutata anche per la qualità dei successi: quattro Milano-Sanremo, due Parigi-Tours, un Amstel Gold Race e una Hew Cyclassic di Amburgo lo pongono al secondo posto alle spalle di Johan Museeuw nella graduatoria dei plurivincitori di Coppa del Mondo, challenge da lui vinta nel 2001.
Importante anche il suo legame con il Tour de France. Nella Grande Boucle Erik Zabel ha ottenuto ben dodici successi, ma il dato più eclatante è sicuramente il monopolio nella classifica a punti: per ben sei edizioni consecutive, infatti, il tedesco ha vinto la maglia a verde del Tour de France, dal 1996 al 2001.
Professionista ineccepibile, Zabel è noto per gli allenamenti massacranti a cui si sottopone d'inverno e per la grande combattività con la quale ha sempre affrontato tutte le gare alle quali ha preso parte. Nelle ultime stagioni il leader della Telekom si è trasformato in uomo da classiche perdendo un po' di smalto nelle volate di gruppo, ma tenendo di più sulle salite. Il suo spunto rimane comunque micidiale dopo i 250 chilometri di gara. La Sanremo è la sua gara prediletta. Avvicinandosi ai 300 chilometri pochi corridori hanno la lucidità del tedesco che per far bene nella Classicissima non ha mai tralasciato nulla tanto da arrivare alla partenza con quasi 15.000 chilometri di allenamento nelle gambe.
Per due volte è stato campione di Germania. Al Giro di Germania Zabel è andato a segno in ben dodici occasioni, ha centrato successi anche in molte altre corse a tappe come al Giro di Baviera, alla Tirreno-Adriatico (a Fiuggi nel '93 ha vinto la sua prima corsa fra i professionisti) e al Giro di Svizzera. Ha debuttato alla Vuelta a Espana nel 2001, ma in due partecipazioni ha comunque lasciato il segno con ben cinque successi. Non è mai venuto al Giro d'Italia, ma si è ripromesso di colmare questa lacuna da qui al ritiro. Un ritiro che appare tutt'altro che dietro l'angolo. Zabel non sembra affatto aver placato la propria fame di successi anche se le ultime due stagioni sono state povere di soddisfazioni. In particolare nel 2004 le vittorie non sono mancate, ma bruciano di più le occasioni mancate: 2° al Campionato del Mondo su strada, 2° nella "sua" Milano-Sanremo e 4° ai Giochi Olimpici.
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