Storia di Giacomo Bazzan

Inizia molto giovane la carriera ciclistica presentandosi vittorioso a Vescovana e in altre corse minori; partecipa quindi alla prova unica per il Campionato Italiano Esordienti a San Daniele del Friuli dove ottiene un buon 4° posto.
Nell'anno 1967 corre nelle file degli allievi del V.C. Mantovani che dispone di una formazione tra le migliori d'Italia. Conquista nove successi tra cui la prova unica di S.Clemente di Caserta che gli vale il titolo di Campione Italiano Allievi. Nella classica campana s'impone con una perentoria volata impressionando favorevolmente i tecnici e la stampa.
Al secondo anno da allievo la stagione è per lui avara di risultati, ma giungono ugualmente alcune vittori: vince la Coppa O.M. che si corre sui Colli Euganei, è vittorioso sul traguardo di Passirano (Lago Iseo) e a Vescovana battendo una nutrita schiera di juniores.
L'anno 1969 passa nelle file dei dilettanti juniores e vince una sola corsa su strada sul traguardo di Porto Tolle, iniziando la preparazione in pista. Partecipa al Campionato Italiano Inseguimento individuale dilettanti km. 4 a Forlì e si classifica al 2° posto entrando nella lista degli azzurri. Partecipa al Campionato del Mondo Inseguimento individuale su pista ottenendo un discreto piazzamento e il 2° posto nell'Inseguimento a squadre con Morbiato, Algeri e Castello, dietro la formazione russa. L'anno successivo è 3° a Lanciano nel Campionato Italiano Inseguimento dilettanti, 1° nell'Inseguimento a squadre con Savi, Morbiato e Nereo Bazzan. Vince inoltre il Circuito dell'Adigetto a Ramo di Palo e partecipa al Giro d'Italia e ai Campionati del Mondo a Leicester (Inghilterra) nell'Inseguimento a squadre km. 4 dove consegue un soddisfacente 4° posto.
La stagione 1971 passa a difendere i colori della S.C. Padovani e ottiene brillanti risultati. Vince 6 corse su strada, mentre su pista conquista il titolo di Campione Italiano Inseguimento dilettanti a Varese, è primo ai Giochi del Mediterraneo a Smirne, 3° ai Campionati del Mondo Inseguimento a Varese e conquista l'oro con Algeri, Morbiato e Borgognoni, precedendo la Germania Est, nell'Inseguimento a squadre. A 21 anni il ciclista è già molto blasonato.
Nel 1972 corre nelle file della Jolly Ceram con il fratello Nereo. La stagione per Giacomo non è però soddisfacente poiché svolge servizio militare e inoltre accusa qualche problema fisico. Partecipa ugualmente alle Olimpiadi di Monaco nella gara di inseguimento a squadre su pista con Algeri, Morbiato e Borgognoni ma con scarso successo.
L'anno 1973 passa professionista nelle file della Jolly Ceramica capitanata da Battaglin. Conquista il titolo di Campione Italiano Inseguimento individuale indoor a Milano precedendo Boifava, che si rifà e lo supera sulla pista di Pordenone nel Campionato Italiano km 5. Partecipa ai Campionati del Mondo a San Sebastiano e giunge 4° nell'Inseguimento km. 5 dietro Bracke.
Svolge un'intensa attività su strada; partecipa infatti al Giro d'Italia, alla Vuelta a Espana, al Giro di Romandia e a molte classiche.
L'anno seguente è 2° al Campionato Italiano su pista inseguimento km. 5 a Monteroni vinto da Borgognoni, 2° al prologo del Giro del Belgio, e vince in Norvegia una tappa del trittico con la partecipazione di dilettanti e professionisti davanti a Ritter. E' 4° ai Campionati del Mondo di Montreal Inseguimento Professionisti km. 5.
L'anno 1975 partecipa al Giro d'Italia agli ordini di Fausto Bertoglio, che sarà il vincitore, e al Tour de France dove ottiene un onorevole 4° posto nella tappa di Le Mans.
Corre inoltre ai Campionati del Mondo Inseguimento Professionisti a Rocourt e ottiene un buon piazzamento. Nelle competizioni mondiali disputate da professionista si è sempre battuto allo spasimo per poter salire sul podio, ma ha sempre fallito per poco. Successivamente sarà 3° al Campionato Italiano Inseguimento km. 5 vinto da Borgognoni nel 1976 e ottiene un ottimo 2° posto nel Circuito degli Assi a Colle S.Martino preceduto da Felice Gimondi.
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