La carriera giovanile di Vito Ortelli

Nato a Faenza nel 1921 si affaccia alla ribalta ciclistica nel 1938 correndo come allievo con la Faenza Sportiva. Vince due gare e si piazza undici volte nei primi cinque. L'anno successivo (7 vittorie) si impone in volata nel G.P. Torpedo a Padova laureandosi campione italiano allievi. Passato dilettante nel 1940, sempre con la Faenza Sportiva, partecipa a 17 corse e ne vince 14 quasi tutte per distacco. Tecnici e giornalisti sono conquistati dal rendimento di questo corridore che spadroneggia in salita, si distingue sul passo ed emerge in volata e non esitano a definirlo "il fuoriclasse dei dilettanti". Il CT Binda lo include nella cerchia degli azzurrabili per le Olimpiadi che poi non vengono disputate a causa della guerra. Tra le vittorie di quest'anno: la Coppa Azzini, la Modena-Abetone, la Coppa Tarabini, la Coppa Razza in salita e sempre in salita la Bologna-Raticosa. Nel mese di novembre in coppia con un altro dilettante scelto, Fiorenzo Magni, supera clamorosamente tutti i professionisti nel Giro della Provincia di Milano. Nel 1941 si trasferisce all' A.S. Forlì: pur gareggiando saltuariamente e non sempre in condizioni ideali a causa del servizio militare, conclude l'anno con ben 12 vittorie cinque delle quali per distacco. E' attivo anche su pista dove ottiene ottime prestazioni e vince a Forlì il Trofeo Tedeschini valido per il campionato emiliano inseguimento dilettanti. Nel 1942 passa professionista con il compito di non tradire la fiducia che tutti ripongono in lui.
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