Nasce nel 1930 a Pieve Quinta località immersa nel verde della campagna romagnola a pochi chilometri da Forlimpopoli. Nel biennio 1950-51 difende i colori della Forlimpopolese come dilettante distinguendosi per il modo di correre esuberante e impulsivo che lo identifica quale brioso animatore. Ha un fisico non imponente da cui però riesce a trarre enormi energie facendo appello ad un'indole combattiva e generosa, Mario è forte in salita come in volata, ma sa tenere andature elevate anche sul passo. Balza prepotentemente alla ribalta nel 1950 a Forlì nell'eliminatoria emiliana del G.P. Pirelli dopo una fuga di 90 chilometri con cui s'impone per distacco sui migliori dilettanti regionali. Il biennio 1950-51, tranne alcune battute d'arresto dovute un pò alla sfortuna un pò all'attività intensissima, lo vede brillante protagonista in Emilia e fuori. Tra le altre vittorie di spicco: Trofeo Pizzoli a Bologna (1951) con un magnifico assolo iniziato sul Passo della Raticosa, G.P. di Bubano (1951), Trofeo Cirio a Napoli (1951) e G.P. Montellabate a Pesaro (1951).
Alla fine del 1951 viene richiesto dalla U.C. Nicolò Biondo di Carpi con cui gareggia nel 1952 e 1953; vince tra l'altro l'eliminatoria emiliana di Coppa Italia in entrambe le stagioni, il Giro dell'Emilia a Villa San Martino (1952) e la Coppa Amati a Rimini (1953). Nel 1954 è con la Polisportiva Sassese di Imola, mentre nel biennio 1955-56 corre per il C.S Felsineo di Bologna con il quale vince la Coppa Città delle Ceramiche a Faenza (1955). Nel 1957 chiude il lungo periodo dilettantistico con la U.S. Resta di Imola.
Passa professionista nel 1958, ma lo smalto non è più quello dei giorni migliori e non ottiene risultati apprezzabili: a fine stagione abbandona l'attività agonistica.