Storia di Carlo Moretti

Affermatosi già in campo dilettantistico, dove colse la bellezza di 47 successi, passò professionista a poco più di venti anni, cioè nel 1929 e arrivò decimo nella Milano-Sanremo. La sua stagione migliore fù quella del 1933. Quell'anno il Giro d'Italia lo vide tra i protagonisti; era una delle grandi stagioni di Alfredo Binda, che vinse sei tappe, di cui tre consecutive, e fu due volte secondo e due volte terzo. Moretti correva per la Dei con Pesenti e Grandi, e fin dalla prima tappa seppe mettersi in luce, classificandosi 12° a 40" da Guerra, prima maglia rosa.
Alla seconda tappa era già salito al quarto posto, conservato a lungo. Divenne nono dopo una drammatica Firenze-Grosseto, in cui fra l'altro Binda perse la maglia rosa. Riguadagnò presto il terreno perduto anche per sfortuna, e nella tappa di montagna con arrivo in salita a Chieti, classificandosi quinto, passò al sesto posto in classifica generale. Riuscì a mantenere la sesta posizione fino all'arrivo a Milano ma importante fu il suo successo nella categoria "Indipendenti".
Pur senza primeggiare, fu tra i protagonisti del ciclismo italiano per una decina di stagioni, piazzandosi ripetutamente nelle corse più importanti ma rimanendo sempre lontano dalle prime posizioni e sacrificandosi talvolta nel ruolo di gregario.
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