Storia di Gian Paolo Grisandi

Nasce a Ravenna nel dicembre 1964. Inizia a correre con la S.C. Ravenna nella categoria "giovanissimi" vincendo tre gare e due campionati regionali. Da esordiente ottiene quindici vittorie e da allievo tredici. Passato juniores nel 1981 si mette in evidenza ai campionati regionali della pista conseguendo tre titoli: chilometro con partenza da fermo, velocità e inseguimento. A questi aggiunge quello di campione romagnolo dell'inseguimento. Ai campionati italiani, sempre su pista, si classifica secondo nell'inseguimento a squadre. Su strada, dove ottiene complessivamente una trentina di vittorie, Grisandi denota buone attitudini sul passo e in volata; in pista (un totale di oltre cento successi) si distingue come chilometrista ed inseguitore. In qualità di pistard veste la maglia azzurra in più occasioni: Giochi del Mediterrane, Olimpiadi, Campionati del Mondo. A partire dagli anni ottanta, come dilettante, è particolarmente attivo su pista. Nel 1983 si laurea campione italiano inseguimento individuale riporando in Romagna quella maglia tricolore che dopo Ercole Baldini (1956) nessun pistard romagnolo dilettante era più riuscito ad indossare in questa specialità. Nello stesso anno è campione italiano inseguimento a squadre, e terzo classificato nell'inseguimento individuale ai mondiali militari. Complessivamente nella sua carriera in pista, vince 15 titoli regionali, 4 titoli italiani inseguimento individuale (1983, 1985, 1986 e 1990) e tre nell'inseguimento a squadre (1983, 1985 e 1986).
Nel giugno 1985 a Forlì diventa campione italiano nell'inseguimento individuale dilettanti stabilendo il nuovo record del Velodromo "Servadei" sui quattro chilometri (4'51" e 59 centesimi contro il precedente stabilito da Francesco Moser con 4'53" e 70 centesimi). Sempre nel 1985 sulla pista di Bassano del Grappa si laurea campione del mondo inseguimento a squadre (con Amadio-Brunelli-Martinello).
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