Storia di Giampaolo Flamini

Giampaolo nasce nel settembre 1946 a Villanova di Forlì. Prima di essere assunto in una fabbrica di tappezzeria aiuta i genitori nell'arduo lavoro dei campi. Nel 1962 decide di diventare ciclista sulla scia del tifo per il suo vicino di casa Ercole Baldini. Inizia con la "Taverna Verde" di Forlì, poi passa alla "Germanvox di Errano, nel biennio '68-'69 difende i colori del "Pedale Ravennate" e nel '70 è alla "Leoni" di Meldola. Dal 1971 al 1973, prima di passare al professionismo, diventa una figura di spicco del ciclismo cittadino in forza dei successi conseguiti prima con la "Libertas-PIRA" (1971) e poi con la "SIAPA" (1972-73). Nel 1971 ottiene cinque vittorie e, nel mese di giugno, si distingue caratterizzando la prima parte del Giro d'Italia dilettanti quando indossa per tre tappe la maglia rosa di leader della classifica generale. Si merita così la maglia azzurra per il Campionato del Mondo a Mendrisio, dove conclude la difficile ed impegnativa gara classificandosi al 35° posto. Nel biennio trascorso alla "SIAPA" risulta a fine anno puntualmente plurivittoriso (12 vittorie nel 1972, 11 nel 1973 alle quali va aggiunto un buon numero di piazzamenti entro i primi cinque). Come dilettante in totale ha ottenuto quarantatre vittorie a cui vanno aggiunte le otto da allievo (la prima a Zola Pedrosa per distacco). Un bilancio indubbiamente di tutto riguardo che sottolinea la determinazione e la potenza superiore più volte espresse dal tenace passista scalatore forlivese. Sempre nel 1973 risulta primo in varie classifiche di rendimento e inoltre indossa la maglia gialla e la maglia verde al Tour de l'Avenir conquistando anche due secondi posti e un quarto posto. Complessivamente ha vestito la maglia azzurra della nazionale in sei occasioni. A fine '73 passa professionista con la Bianchi, con la quale correrà nel biennio 1974-75 non ottenendo nessun risultato di rilievo.
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