Storia di Graziano Rossi

Nato a Cannuzzo di Cervia nel 1955, si mette in evidenza ai Giochi della Gioventù del 1969: conquista il titolo di campione provinciale e richiama l'attenzione nelle finali di Roma. Dallo zio Elio Maldini, figura di spicco nel ciclismo degli anni trenta, eredita una profonda passione per la bicicletta. Esordiente nel 1970 con la "Garibaldina" di Cesena ottiene cinque vittorie. L'anno dopo passa alla "Rinascita-Cofar Pineta" come allievo e nel biennio 1971-72 brucia le tappe rivelandosi uno dei più forti allievi d'Italia e risultando plurivittorioso della sua categoria in Emilia-Romagna. Consegue ventun vittorie su strada e diversi ottimi risultati su pista laureandosi nel 1972 sia campione emiliano che italiano nell'inseguimento. Con uno strepitoso 3'55"7/10 (miglior tempo sui tremila metri per il 1972) conquista il Gran Premio Forcellini.
Passato dilettante nel 1973 sempre con la "Rinascita" vi resta fino al 1976 anno in cui interrompe l'attività a causa del servizio militare. In questi anni si mette in particolare evidenza nel 1973 e 1974: con un rendimento costante ottiene una serie di risultati di rilievo sia su strada che in pista. Su strada da ricordare le vittorie nel campionato emiliano e in quello romagnolo, il primo posto nell'indicativa per il Campionato Europeo Juniores che gli vale la maglia azzurra a Monaco, il successo nel Giro Internazionale del Piave e nella tappa a cronometro di Salsomaggiore nel Giro d'Italia dilettanti. Su pista ottiene, tra i tanti successi, due Campionati emiliani inseguimento, uno a squadre e il primo posto nel Trofeo "Bracciale d'Oro" a Bassano del Grappa che lo qualifica miglior inseguitore italiano tra gli juniores.
Complessivamente nel periodo di permanenza alla "Rinascita" ottiene 43 vittorie risultando plurivittorioso in assoluto del sodalizio. Nel 1977 difende i colori della Società Ciclistica "Cesena" vincendo tra l'altro il Giro dell'Umbria.
Dal 1978 al 1981 corre come professionista prima con la Magniflex poi con la Famcucine; partecipa anche a due Giri d'Italia (100° nel 1979, 71° nel 1980) ma non riesce a mettersi in evidenza.
©2002-2023 Museo del Ciclismo Associazione Culturale ONLUS - C.F.94259220484 - info@museociclismo.it - Tutti i diritti riservati

I dati inseriti in archivio sono il risultato di una ricerca bibliografica e storiografica di Paolo Mannini (curatore dell'Archivio). Le fonti utilizzate sono svariate (giornali, libri, enciclopedie, siti internet, archivi digitali e frequentazioni sui vari Forum inerenti il ciclismo). Chiunque desideri contribuire alla raccolta dei dati, aggiunta di materiale da pubblicare o alla correzione di errori può farlo mettendosi in contatto con Paolo Mannini o con la Redazione.

Preferenze Cookies - Privacy Policy