Storia di Enzo Pretolani

Enzo Pretolani nasce a Rocca San Casciano (FO) nel 1942. Cinque anni dopo si trasferisce con la famiglia a Villa Pianta di Alfonsine e in seguito a Mezzano. Comincia ad appassionarsi al ciclismo in sella ad una vecchia bicicletta con cui percorre quotidianamente il tratto, non breve, tra la propria casa e la scuola. Nel 1957 si iscrive alla Società Ciclistica Casadio di Savarna da cui riceve la prima bicicletta da corsa. Gli inizi non sono fortunati: una brutta e dolorosa caduta con ripercussioni ad un ginocchio lo costringe all'inattività per diverso tempo. Disputa la prima gara da esordiente nel maggio 1958 a Sant'Egidio di Cesena classificandosi quarto. Seguono altri piazzamenti, ma solo nel mese di settembre a Fusignano trova finalmente la vittoria regolando in volata il campione emiliano Passerini. Nel 1959 e 1960 corre come allievo con il Pedale Fusignanese trovando un valido punto di riferimento nel direttore sportivo Antonio Federici. Vince per distacco a San Bernardino di Lugo, contribuisce con M.Savioli, Bucchi, Zanella alla vittoria della propria squadra nella Coppa Adriana e quindici giorni dopo, ancora per distacco, si impone nella Coppa Baracca a Lugo. Passato dilettante corre prima con la Vital di Fusignano (1961-62) e poi con la Rinascita Cofar Pineta (1963-65). Passista dotato di un temibile spunto veloce ottiene complessivamente in questa categoria 24 vittorie di cui 9 nel corso del 1965. Di rilievo la Coppa Montorsi a Mirandola (1961), il Campionato Emiliano a Casalgrande (1963), il Gran Premio di Arezzo (1963), la seconda tappa del Giro del Lazio a Isola Liri (1963), il Giro della Provincia di Modena (1964) e la Coppa Presidente della Repubblica a Jesi (1965). Il 1966 lo vede difendere i colori del Pedale Alfonsinese con i quali tenta l'avventura come individuale nel mondo dei professionisti. Partecipa al Giro di Calabria e al Giro di Campania vincendo un traguardo volante in entrambe le occasioni. Quindi gareggia nel Trofeo Cougnet, nella Milano-Torino e nel Giro del Piemonte dove una fuga solitaria, durata diversi chilometri con due minuti di vantaggio sul gruppo, gli offre l'opportunità di esser ripreso dalla televisione. Il risultato più significativo lo ottiene alla Vuelta di Spagna a cui partecipa con una rappresentativa di corridori isolati denominata "Selezione Italia". Vince con un'imperiosa volata la seconda tappa a La Manga sul Mar iscrivendo così il suo nome nell'albo d'oro di questa importante corsa a tappe.
©2002-2023 Museo del Ciclismo Associazione Culturale ONLUS - C.F.94259220484 - info@museociclismo.it - Tutti i diritti riservati

I dati inseriti in archivio sono il risultato di una ricerca bibliografica e storiografica di Paolo Mannini (curatore dell'Archivio). Le fonti utilizzate sono svariate (giornali, libri, enciclopedie, siti internet, archivi digitali e frequentazioni sui vari Forum inerenti il ciclismo). Chiunque desideri contribuire alla raccolta dei dati, aggiunta di materiale da pubblicare o alla correzione di errori può farlo mettendosi in contatto con Paolo Mannini o con la Redazione.

Preferenze Cookies - Privacy Policy