Storia di Antonio Margotti

Antonio Margotti nasce nel 1934 a Fusignano, piccola e laboriosa cittadina del comprensorio lughese. Viene incoraggiato a correre in bicicletta da Gino Guerrini che lo iscrive nel 1950 alla "Rinascita" dove resterà per tutto il periodo della sua carriera fino al 1959.
Da allievo fa sfoggio di un ottimo rendimento che lo colloca tra i migliori corridori emiliani della categoria. Nel 1953 passa dilettante, ma la sfortuna gli impedisce di emergere come vorrebbe e potrebbe. Una grave caduta infatti lo costringe ad un lungo periodo di inattività. Alla ripresa si impone in modo autoritario per distacco nella Coppa "Pasini" a Bertinoro confermando le sue buone doti di scalatore. Dal 1954 al 1959 ottiene una trentina di vittorie e numerosi onorevoli piazzamenti. Slanciato nel fisico, atleticamente completo, riesce a distinguersi su tutti i percorsi ed è in possesso anche di un temibile sprint. Combattivo, tenace, resistente, con azioni irresistibili si rende autore di lunghissime fughe che è solito portare a termine in modo vittorioso. Il suo anno migliore è il 1956; pur avendo iniziato l'attività soltanto nel mese di giugno, a causa del servizio militare, non stenta a trovare il giusto ritmo e consegue sette vittorie in durissime gare in linea imponendosi sia in volata sia per distacco. Si impone, tra le altre corse, nel Piccolo Giro di Lombardia e nel Campionato Emiliano a Salsomaggiore. Il commissario tecnico Proietti rimane favorevolmente impressionato dal suo rendimento e lo include tra gli azzurrabili. E' azzurrabile nel 1956 e nel 1957, mentre nel 1958 è titolare della maglia azzurra e occupa un posto preciso nella squadra che partecipa al Campionato del Mondo di Reims, che conclude con un onorevole 35° posto. Nella seconda metà del 1959 passa al professionismo con la "Torpado", ma una serie di difficoltà e di incomprensioni con i dirigenti lo demotiva al punto da decidere di abbandonare l'attività agonistica.
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