Storia di Girardengo Bernardini

Deve il suo bizzarro nome di battesimo al padre Rizzieri, tifosissimo di Girardengo. Bernardini, classe 1928, detto Lello, il ciclista lo fece davvero. Corse negli anni '50 ai tempi di Coppi e Bartali, di Magni e del quasi compaesano Idrio Bui da Sinalunga, che del campionissimo fu anche valido gregario. Bernardini corse per lo più da indipendente, ma partecipò a corse importanti, anche al Giro d'Italia e fu compagno di squadra di campioni come Martin Bahamontes e Rik Van Stenberghen. In una tappa ebbe il suo momento di gloria, quando dopo la rottura della forcella della bicicletta, arrivò al traguardo su una bici da donna, da passeggio, che si era fatto prestare da una spettatrice. Il cronista della radio Rai, il senese Silvio Gigli diede all'episodio grande risalto. Ad una Coppa Bologna, la classica di Montallese, arrivò terzo, era il 1949. Era un uomo alto, prestante, uno di quelli che facevano girar la testa alle ragazze, e lui, con questa immagine ci giocava volentieri...
Dopo essersi messo in luce come dilettante, nella categoria maggiore (1951-1955) gareggiò sempre per la Girardengo, ottenendo la vittoria nel Giro del Casentino 1951 e, nello stesso anno, prese parte al suo primo ed unico Giro d'Italia, concluso con un onorevole 71° posto.
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