Nel 1926 si svolsero i Campionati del Mondo su pista per la terza volta in Italia. Avanti Martinetti fu il protagonista della velocità dilettanti e la sua vittoria finale suscitò un incredibile entusiasmo. Da vent'anni le aspirazioni italiane erano state continuamente deluse, malgrado i progressi compiuti dal nostro ciclismo e la supremazia dimostrata nelle prove su strada. Il trionfo di Martinetti, unitamente all'ottimo comportamento di tutta la squadra dilettantistica italiana, furono il segno di una riscossa che si concretizzerà, negli anni seguenti in una serie di brillanti prestazioni. Il successo di Avanti si sviluppò in modo assai linerare: vittorioso in batteria, entrò negli ottavi insieme agli altri italiani Boiocchi e Zucchetti. I tre azzurri vinsero le rispettive serie e, nei quarti di finale, Martinetti e Boiocchi ripeterono l'exploit. Il solo Zucchetti fu eliminato da Galvaing che poi arriverà in finale. Nelle semifinali Martinetti si sbarazzò di Mazairac e Galvaing prevalse sull'italiano Boiocchi. Nella finalissima Martinetti rispose da campione ad un attacco del francese, rimontandolo in dirittura d'arrivo.