Jean Sadot

Nato a Querqueville (Basse-Normandie) l'8 luglio 1945. Passista. Professionista dal 1967 al 1971 con una vittoria.
Un bel passista che prometteva, ma che ha raccolto poco, anche perché ha consumato il suo tratto agonistico in mezzo a tanti corridori fortissimi, sia francesi che, soprattutto, europei. Fra i migliori allievi nazionali, si segnalò al ciclismo internazionale nel 1966, quando fra i dilettanti vinse il GP delle Nazioni a cronometro e la Parigi-Egreville. Nel '67, a 21 anni e mezzo, passò professionista in seno alla Peugeot BP, diretta da Gaston Plaud e con autentici grandissimi compagni: su tutti il belga coetaneo e già mattatore Eddy Merckx, il Campione del Mondo Tommy Simpson e Roger Pingeon.
Per Sadot, fu una stagione tribolata con poche occasioni di mettersi in luce, ed una gran difficoltà ad imparare il ruolo di gregario. Nell'anno, colse il posto d'onore nel Criterium di Flers-de-l'Orne, ed il terzo nel GP di Saint-Clet. Lasciato libero dalla Peugeot nel 1968, s'accasò in Svizzera, alla Enicar, ma non arrivò la svolta: nella stagione il miglior risultato fu il 2° posto ai Campionati Francesi dell'Inseguimento, dove fu battuto da Charly Grosskost, ma in precedenza s'era tolto la soddisfazione di eliminare l'enfant prodige coetaneo, Bernard Guyot. Nel 1969 rimase in Svizzera, accasandosi alla Costa Azzurra Zingonia. Fu la sua stagione migliore: vinse il Criterium di Lannéanou e terminò al posto d'onore di Mur-de-Bretagne. Continuò a sperare nell'esplosione anche nel 1970, alla Mobel Hauser e nel '71, con un ritorno in Peugeot, ma furono due anni grigi ed a dicembre '71, a soli 26 anni abbandonò l'agonismo.
Articolo inviato da: Maurizio Ricci (Morris)
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