Erich Spahn

Nato il 17 settembre 1948 a Dachsen ed ivi deceduto il 19 dicembre 2009. Passista e pistard. Professionista dal novembre 1968 al 1975, con 14 successi fra strada e pista.
Un corridore di buone qualità che avrebbe potuto dare di più, se avesse concepito il ciclismo come un vertice di vita, sul quale costruire tanto il presente, quanto una consistente fetta di futuro. In altre parole, Erich, pur con un comportamento onesto e diligente, non s'è mai appiccicato allo sport della bicicletta, con una dimensione forte ed esaustiva di intime volontà. S'è accontentato e divertito, che poi, ad onor del vero, è un modo sicuramente positivo di concepire lo sport.
Spahn, iniziò il suo rapporto col ciclismo agonistico fra gli allievi nel 1964, in tempo per affinare le essenze più vistose della disciplina, ed esplodere nei due anni successivi, quando da juniores vinse ambedue i Campionati Svizzeri riservati alla categoria. Nella storia del ciclismo elvetico, solo François Sallin (prima di lui) e Markus Zberg (dopo di lui) hanno realizzato questa doppietta. Nel 1967, esordì fra i dilettanti diventando subito un evidente: vinse, fra le altre, il Giro del Rigi, il GP di Locarno e il Giro del Kaistenberg di 172 km. Su pista, si mise più volte in mostra ed in coppia col tedesco Jürgen Tschan, finì terzo alla Sei Giorni di Zurigo. Divenuto punto fisso delle nazionali su strada e su pista, fu 2° nella 100 Chilometri a squadre (con Hubschmid, W. Bürki, E. Thalmann) ai Mondiali di Montevideo. Al rientro in terra elvetica, ad appena 20 anni passò professionista con la Zimba. Nel 1969 s'accasò alla Costa Azzurra Zingonia per poter correre il Tour de Suisse, ma nella principale corsa a tappe del suo paese, non fu fortunato. Durante la sua prima stagione vinse di nuovo il Kaistenberg Tour e la classifica annuale SRB, l'equivalente svizzero del San Silvestro d'Oro. Fra i tanti piazzamenti, spiccò il 2° posto nel GP Gippingen, battuto solo da un big come Walter Godefroot.
Nel 1970, s'accasò alla GBC Zimba e nel corso dell'anno, vinse su strada il Tour del Cantone di Ginevra e il Schellenberg Rundfahrt. Su pista s'affermò nel Campionato Nazionale dell'Omnium e nella Sei Giorni di Zurigo con Fritz Pfenninger e Peter Post. Tanti i piazzamenti. I migliori furono:
il 2° posto nel Prologo del Tour de Suisse a Morat; il 2° posto nel Gp di Yverdon, il 3° nella tappa di Les Diablerets al Giro di Romandia; il 3° nella tappa di Locarno al Tour de Suisse; il 3° posto nella Auffahrtskriterium-Diessenhofen, ed il 3° nel Gp di Breite.
La stagione 1971 fu più che discreta per Spahn, che vinse nuovamente su strada il Tour del Cantone di Ginevra, al quale aggiunse il successo nel Tour de Suisse Orientale, e il Tour del Nord. Su pista colse i terzi posti nelle Sei Giorni di Grenoble, Londra, Milano e Zurigo.
Il 1972 fu il migliore della carriera di Erich. Vinse nuovamente il Tour del Cantone di Ginevra e il Tour del Nord. Indi tanti piazzamenti significativi: terzo nella tappa di Cosenza e altrettanto in quella di Reggio Calabria al Giro d'Italia; fu poi 2° nella tappa di Pfäffikon e 5° in quella di Soletta al Tour de Suisse che chiuse 4° a pochi secondi dal podio, nonché 2° nella Classifica a Punti. Fu poi 3° nel Campionato Nazionale su strada. Su pista chiuse 2° la Seigiorni di Zurigo.
Il 1973 fu sfortunato per lui: cadde al GP di Ginevra rompendosi una rotula e l'incidente dal quale non si riprese più al 100%, gli fece perdere praticamente l'intera stagione. Su pista, prima dell'incidente di Ginevra aveva colto il 3° posto nella Seigiorni di Zurigo.
Nella stagione successiva, l'ultima come attività completa per Erich, vinse il Gp di Daniken, indi quello di Morat e quello di Obergosgen. Fu 2° nel GP de la Liberté a Friburgo, 2° nella Auffahrtskriterium-Diessenhofen, 2° nel Gp Oberrohrdorf e 3° nel Gp di Lancy. Su pista vinse il Campionato Nazionale dell'Omnium.
I continui dolori al ginocchio, resero misere le partecipazioni al calendario '75, ed a fine stagione Erich rese ufficiale il suo abbandono dell'attività, a soli 27 anni. Tornò sulle pagine dei giornali nel '94, quando per aiutare un automobilista sconosciuto che aveva avuto un incidente, fu investito da un pirata della strada. Le conseguenze furono molto pesanti e perduranti fino a quando, nel 2009, morì a soli 61 anni nella sua casa di Dachsen.
Articolo inviato da: Maurizio Ricci (Morris)
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