La storia di Ezio Cecchi, lo "Scopino" di Monsummano

VALDINIEVOLE SPORTIVA
di Giovanni Torre

La storia di Ezio Cecchi, lo "Scopino" di Monsummano: una vita di successi sulla bici

Ezio nasce a Castelmartini di Larciano (allora provincia di Firenze) l'11 maggio del 1913, quindi si trasferirà a Monsummano Terme nel 1947.
Ottimo ciclista scalatore, si mise in luce già a 21 anni quando (1934) si aggiudicò il campionato italiano Giovani Fascisti e la Coppa Italia (cronosquadre) con l'Uc Pistoiese.
Soprannominato "Lo Scopino di Monsummano" per il suo lavoro prima di diventare ciclista professionista nel 1935 fino al 1950 e, per 15 anni, fu sicuramente tra i migliori corridori dell'epoca.
Ripercorriamo in sintesi la sua carriera: Giri d'Italia disputati 11 di cui 6 con piazzamenti di prim'ordine: 1935-8°, 1938-2° a 8'47'' da Giovanni Valletti, 1940-6°, 1946-7°, 1947-4°, 1948-8° a 11" da Fiorenzo Magni grazie a una foratura e caduta di Ezio nell'ultima tappa di montagna, aveva la maglia rosa ed avrebbe vinto questo giro. Però Magni sfruttò al meglio questo incidente attaccando con l'aiuto di un gruppo di corridori consenzienti e riuscì a strappare allo "scopino" 11'' aggiudicandosi questo suo Giro d'Italia. Giro del Lazio: 1938-2°. Coppa Placci, 1946-2° dietro Nedo Logli, Milano-Sanremo, 1947-2° a 3'57'' da Gino Bartali. Ezio è stato un professionista sfortunato,sempre umile, caparbio e serio nel suo lavoro, personaggio di valore anche in ambito familiare, di poche parole ma sempre dette con saggezza. Ci ha lasciato nel 1984 a 71 anni.

di Giovanni Torre
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