Storia di Michele Maggini

Michele Maggini nasce a Monticchio Bagni (provincia di Potenza) il 26 gennaio 1936. Fin da giovane mette in mostra le sue grandi doti, tanto che nel settembre del'52 vince la sua prima corsa per distacco laureandosi addirittura Campione regionale pugliese e lucano nella categoria esordienti. Inoltre stabilisce la media record di km 41,500 e prende ben nove minuti al secondo classificato, per la gioia dei dirigenti dell'Imar di Barletta che, per la prima volta, gli avevano affidato la maglia sociale.
Nel '53 a Roma, dove nel frattempo si è trasferito con la famiglia, viene affiliato presso la famosa scuola ciclismo di Prima Porta del carismatico Presidente Simonetti. Debutta nella categoria allievi federali e subito si mette in evidenza per il suo innato talento, confermando un potenziale atletico di passista scalatore e ottimo sprinter. Vince 20 corse ed il titolo di Campione provinciale C.S.I., categoria allievi.
Nel '54 giunge alla S.S. Lazio e, sempre come allievo, si aggiudica diverse corse come la Coppa Pastorello e a Ronciglione. L'anno successivo passa nella categoria dilettanti vestendo sempre i colori della gloriosa S.S. Lazio Ciclismo presieduta dal carismatico Romano Pontisso, ma a causa di una squalifica per doppio tesseramento (U.V.I. - C.S.I.) ottiene solo quattro vittorie, tra queste la Coppa Petrilli di Frosinone e la Coppa Jozzelli di Sipicciano a pari merito con Ardelio Trapè. Nel '56 sigla cinque successi e tutti per distacco, fra questi il Gran Premio Sant'Ippolito e il Circuito Verolano.
Si migliora nel '57 con sei successi, fra i quali la Roma-Barrea, organizzata da Romolo Lazzaretti, che vide la partecipazione di molti extra-regionali, il Gran Premio Cremisini di Manziana (19 maggio) e il Criterium Città di Segni (18 luglio).
Le buone prestazioni lo portano sul taccuino di Proietti, C.T. azzurro dei puri. E' tra i protagonisti del "Bracciale d'oro", manifestazione a punti organizzata nel Lazio dal Corriere dello Sport e partecipa a settembre al "Centurion Catalano" gara a tappe in Spagna.
Corridore forte e tenace in salita, resistente sul passo, ottimo allo sprinter, nel '58 Maggini lascia la S.S. Lazio per passare alla Faema-Preneste, forse in attesa di un contratto da professionista. Con i colori di questa società ottiene in stagione dodici vittorie e l'anno successivo altre dieci.
Si profila, da un momento all'altro, il passaggio al professionismo, richiesto addirittura dalla Bianchi, ma una malaugurata sciatica lo costringe a desistere ed abbandonare il ciclismo. Dopo vari anni, nel '73, sollecitato dall'amico Casciani, decide di riprendere la bicicletta e corre come veterano riprendendo a vincere a ripetizione.
©2002-2023 Museo del Ciclismo Associazione Culturale ONLUS - C.F.94259220484 - info@museociclismo.it - Tutti i diritti riservati

I dati inseriti in archivio sono il risultato di una ricerca bibliografica e storiografica di Paolo Mannini (curatore dell'Archivio). Le fonti utilizzate sono svariate (giornali, libri, enciclopedie, siti internet, archivi digitali e frequentazioni sui vari Forum inerenti il ciclismo). Chiunque desideri contribuire alla raccolta dei dati, aggiunta di materiale da pubblicare o alla correzione di errori può farlo mettendosi in contatto con Paolo Mannini o con la Redazione.

Preferenze Cookies - Privacy Policy