Augusto Como

Nato Corsano Spinola (AL) il 5 agosto 1911, deceduto ad Alessandria il 23 Novembre 1981.
Professionista indipendente dal settembre 1933 al 1937 con 5 vittorie. Un corridore roccioso, adatto ai percorsi aspri, con salite di gran pendenza. Uno che se rapportato all'oggi, si sapeva distinguere col caldo, o meglio, il gran caldo. Non avendo mai avuto il sostegno di case di biciclette, ma società ciclistiche basate sullo spontaneismo degli appassionati, pagò un poco si più quelli che potevano essere i suoi limiti nelle grandi competizioni. Ma è pur vero che la sa carriera è stata complessivamente positiva. Nel 1932, ultimo anno intero da dilettante, si impose nel Piccolo Giro di Lombardia e poté partecipare al L'anno seguente l'iniziò fra i dilettanti e fu 2° nel Campionato Italiano. A settembre entrò fra i professionisti con la Sc Aquila Fegino. Al "Lombardia" fu 20°, 7° nel Circuito Colli Novesi e 11° nella Milano Modena. Nel 1934, con la Società Sportiva Girardengo di Novi, arrivò a raggiungere le prime vittorie. Furono ben quattro: il Giro dell'Appennino, la Torino Valtournanche, il GP Ideor e il GP Italsija. Fu poi 2° nella Coppa Binda, nel Giro di Sesti Levante, 3° nel Giro delle Alpi Apuane e nella Prà-Noli-Prà e 9° nel GP Scrivia. Soprattutto fu 16° al suo primo Giro d'Italia.
Nel '35 in seno alla Maino e alla Polisportiva Giordano di Genova, rivinse il Giro dell'Appennino, fu 5° nel Giro dell'Emilia 8° nella Coppa Buttafuochi, ma si ritirò al Giro d'Italia. L'anno seguente corse con l'US Pontedecimo e la Tellani, fu 2° nell'amico Giro dell'Appennino, 4° nel Campionato Italiano Indipendenti, 5° nel Coppa Reano e 8° nella Coppa Bernocchi. A questi piazzamenti se ne aggiunsero tanti di buon rincalzo. Fu 32° al Giro d'Italia.
Nel 1937, con le maglie del Dopolavoro Ferroviario di Genova, corse la sua ultima stagione. Fu 3° nel Giro dell'Appennino, 4° nella Genova-La Spezia e concluse il Giro d'Italia al 39° posto. Un buon corridore.
Articolo inviato da: Maurizio Ricci (Morris)
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