Nato il 30 agosto 1909 a Bareggio (MI) ed ivi deceduto il 26 maggio 2002. Professionista indipendente dall'ottobre 1933 al 1936 senza ottenere vittorie. Un buon corridore che meritava miglior fortuna e quel successo che era lautamente alla sua portata. Da dilettante giunse all'apice nel '33 vincendo coi compagni dell'Unione Sportiva Milanese, Cattani, Cazzulani ed Olmo, la Coppa Italia. Ottimo il suo esordio fra i prof avvenuto al Giro di Lombardia dell'anno citato: 14°. In precedenza era giunto 3° nella promiscua Coppa Bernocchi. Nel 1934, ancora senza una ingaggio fisso, partecipò al Giro d'Italia che chiuse al 29° posto. Medio alto, pur senza vittorie, il resto della sua prima stagione intera nell'élite: 2° nel Giro della Bergamasca, 3° nella Coppa Collecchio, 3° nel GP della Vittoria, 4° nel GP Ganna, 6° nella Coppa Catene Regina, 7° nella Milano Mantova, 9° nella Melano San Pellegrino e nella Cittiglio Leffe, 10° nel Giro della Provincia di Milano a crono in coppia con Medri, indi GP d'Apertura e nella Milano Ascoli a tappe, 11° nel Giro di Toscana e 17° nella Milano Sanremo. Insomma, uno che arrivava sempre nei primi e che meritava maggior considerazione. Invece, anche nel 1935 fu chiamato a correre senza la certezza dell'ingaggio di una casa produttrice di biciclette. Nell'anno arrivò 4° nella Coppa Guttalin, 5° nella Milano Torino, 8° nel Criterium d'Apertira e 10° Giro delle Due Province. Al Giro d'Italia chiuse 5° fra gli Isolati e 23° assoluto. Deluso per non aver guadagnato certezze sugli ingaggi, a metà della stagione '36, abbandono il ciclismo.