Mauro Simonetti, livornese classe 1948, vinse la medaglia di bronzo nella gara di cronometro a squadre alle olimpiadi di Città del Messico del 1968.
In quelle olimpiadi il ciclismo conquistò ben 4 delle 16 medaglie aggiudicate all'Italia: l'oro di Pierfranco Vianelli nella competizione su strada, l'argento di Giordano Turrini nella velocità, il bronzo nell'inseguimento a squadre e, appunto, il bronzo nel cronometro a squadre.
Professionista dal 1970 al 1979, Simonetti colse il suo maggior successo al Tour de France del 1971, aggiudicandosi la tappa con arrivo a Le Tourquet.
Vinse inoltre il G.P. di Camaiore nel 1970, il Circuito di San Pietro a Sieve nel 1971, la Coppa Agostoni nel 1972, la Coppa Sabatini nel 1973, la San Michele Avigliana nel 1974 e la tappa del Giro di Sicilia con arrivo a Trapani nel 1977.
Passista veloce, giunse spesso secondo, superato da corridori più coriacei come Franco Bitossi al GP Industria e Artigianato del 1970, Italo Zilioli al Giro del Piemonte del 1970 ed al Trofeo Laigueglia del 1971, Dino Zandegù nella tappa del Tour de Romandie con arrivo a Losanna del 1970, Pietro Guerra al Giro di Romagna del 1972, Fabrizio Fabbri alla Tre Valli Varesine del 1975.
Ottenne alcuni buoni piazzamenti anche in competizioni più impegnative: terzo al Giro dell'Appennino del 1971 e del 1975, quinto al Tour de Romandie del 1970 ed alla Vuelta de la Comunidad de Valencia del 1977, settimo alla Milano San Remo del 1970.
Nonostante l'esperienza messicana non s'impose nelle gare a cronometro, pur giungendo nel 1970 primo degli italiani (e nono in assoluto) al G.P. delle Nazioni, una sorta di Campionato del Mondo della specialità.
Una carriera ricca di 47 vittorie (10 da esordiente, 14 da allievo, 15 da dilettante, 8 da professionista), 6 Giri d'Italia e 2 Tour de France portati a termine, e la maglia azzurra indossata alle olimpiadi del 1968 ed ai mondiali su strada del 1970, 1971 e 1975.