Ernesto Donghi alla corte del sarto di Tregasio

A Nibionno, nel 1945, il 12 aprile nasce Ernesto Donghi e il 26 settembre Costantino Conti.
Nel corso degli anni i due ragazzi, uniti dalla passione per la bicicletta, si dividono il tifo dei paesani e Donghi, correndo per l'Unione Ciclistica Albavilla, coglie parecchie vittorie.
In quegli anni in Brianza, nel piccolo paese di Tregasio, il sarto Giuseppe Sala, mecenate del ciclismo, crea una squadra che approda nell'olimpo del professionismo, dando modo a molti giovani, tra cui Ernesto Donghi, di mettersi alla prova.
La Sagit, acronimo di Sala Giuseppe Tregasio, debutta nel 1969 e, per povertà di mezzi, pare la cenerentola delle squadre: nella tappa abruzzese del Giro d'Italia, costretti a riempire le borracce in un abbeveratoio, i suoi portacolori si beccano un'infezione intestinale che li costringe quasi tutti al ritiro.
Ma le soddisfazioni per il sarto di Tregasio non mancano: il sorprendente Franco Cortinovis vince la sesta tappa della corsa rosa.
Ernesto fa la sua parte: il 9 marzo termina all'ottavo posto la classica Milano-Torino ed il 15 marzo, con il quarto posto nella tappa a cronometro, termina la Tirreno Adriatico al sesto posto in classifica finale, a soli 93 secondi dal vincitore, davanti al grande favorito della vigilia, Italo Zilioli.
Nel 1970 la Sagit disputa di nuovo il Giro d'Italia, conquista il decimo posto nella classifica a squadre e poi, esauriti i fondi, termina l'avventura nel mondo del ciclismo professionista, e anche Donghi si ritira dalle gare.
Il compaesano Conti gareggerà per altri 8 anni, conquistando vittorie e piazzamenti tali da venire inserito dalla PCS nei venti migliori ciclisti al mondo, sia nel 1974 che nel 1975.
Articolo inviato da: Angelo Gerosa
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