Nato a il 22 agosto 1924 a Cesena ed ivi deceduto il 3 aprile 1978. Passista scalatore e ciclocrossista. Professionista dal 1948 al 1952, con una vittorie su strada. Cresciuto e lanciato dalla Unione Sportiva Renato Serra di Cesena, dimostrò ben presto particolari attitudini per la salita (che poi completerà anche con un discreto spunto veloce), tanto è vero che il primo successo lo colse nella Meldola-Rocca delle Camminate del 1941. Grazie alla sua esuberanza e ad una combattività non comune, si determinò dilettante d'evidenza, ottenendo vittorie significative, fino a guadagnarsi il passaggio tra i prof, nell'ottobre del 1948 con la Cimatti. Esordì nel ciclismo di vertice al Giro di Lombardia, che chiuse 19°. Nel 1949, si comportò benissimo al Giro di Calabria a tappe, giungendo 8° nella prima frazione e 2° in quella successiva. Partecipò al Giro d'Italia, ma si ritirò. Fu poi 6° nel Giro del Lazio e colse un altro bel piazzamento nella Coppa Placci: 10°.
Nel 1950, si trovò isolato, ma fu autore della sua migliore stagione. Andò con indicibili sforzi a correre la Vuelta di Spagna, vincendo la 17a tappa, Lorca-Granada, di 222 km, giungendo poi 8° nella classifica finale della corsa. Il bel comportamento nella corsa a tappe spagnola, valse a Ridolfi un nuovo accasamento, stavolta alla Stucchi. Ma il 1951, così come il successivo '52, che corse con la Vicini, non gli riservarono soddisfazioni, salvo le parentesi invernali nel ciclocross, dove fu valido avversario dello specialista e conterraneo, Benvenuti.