Armando Fabbri

Nato a Cesena il 15 aprile 1927. Passista scalatore, alto m. 1,75 per 70 kg. Professionista nel 1952 al '53, senza ottenere vittorie. I suoi esordi si consumarono nella categoria dei liberi, dopo il conflitto, quando il suo soprannome, "Martèin", divenne popolare quanto le sue copiose vittorie. Certo, successi che contavano poco agonisticamente, però l'importante, per lui e il suo intorno, c'era eccome. Passato dilettante all'interno della culla storica del ciclismo cesenate, ovvero l'Unione Ciclistica Renato Serra, si mostrò tanto bravo in salita, quanto vulnerabile negli arrivi in volata. Ma la sua scorza di corridore comunque tenace, gli consentì di vincere diverse gare nel territorio marchigiano e di cogliere piazzamenti di pregio. Al punto che nel 1952, riuscì a conquistare il passaggio fra i professionisti con la Welter-Ursus. Qui però, nonostante talune belle gare, in specie alla Milano-Torino quando fu l'unico a tenere la ruota di Fiorenzo Magni in discesa (guadagnandosi i complimenti del "terzo uomo"!), non ebbe la possibilità di sfondare, ed a fine anno, la morte prematura del padre, lo costrinse ad abbandonare l'attività.
Articolo inviato da: Maurizio Ricci (Morris)
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