Armando Gori

Nato il 12 settembre 1906 a Roma ed ivi deceduto il 28 giugno 1968. Passista. Professionista dal 1928 al 1932, senza ottenere vittorie.
Una figura di riferimento per il ciclismo laziale a cavallo degli anni trenta. Non un vincente, ma uno che si sentiva perché animava le corse, sovente anche quando non le finiva o non si piazzava. Si fece notare al suo esordio fra gli indipendenti nel 1928, quando giunse 3° nella Coppa Donati e 5° nella Coppa Ancaria. L'anno seguente, da indipendente, poté correre la XX Settembre, dove chiuse 7°. Nell'anno si posizionò al 23° posto nella classifica finale a punti del Campionato Italiano. Nel 1930 poté finalmente partecipare al Giro d'Italia e si comportò bene: fu 10° nella tappa di Roma e chiuse la corsa a Milano al 21° posto. Nell'anno fu poi 5° nella Coppa Liguori, 5° nel Giro della Provincia di Teramo e 6° nella Roma-Tagliacozzo-Roma. La stagione seguente vide Gori mantenere sostanzialmente quelle posizioni: fu 7° a pari merito nella tappa finale di Milano e 40° in Classifica, indi fu 5° nella Coppa Dell'Aquila, 10° nel Giro delle Due Province, 10° nella seconda frazione della Coppa Caivano e 16° nella Predappio-Roma. Nel 1932 marcò una forte flessione, che si segnalò compiutamente al Giro d'Italia, dove non partì per la 4a tappa. A toglierlo di gara un problema fisico, ma è pur vero che nel resto dell'anno mai si piazzò. C'erano i presupposti per chiudere l'attività a fine stagione. E così fece.
Articolo inviato da: Maurizio Ricci (Morris)
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