Ettore Armando

Nato a Novara il 27 giugno 1912, deceduto a Torino il 6 aprile 1987. Scalatore. Professionista indipendente nel 1935 e 1936 con una vittoria.
Buon corridore, tanto breve quanto bravo in salita. Un atleta che preferì presto le sicurezze di un lavoro normale, piuttosto che il tentativo di crearsi una carriera nel ciclismo, anche se aveva la stoffa per riuscirci. Indipendente nel 1935 col Dopolavoro Biagio Nazzaro di Torino, dimostrò lungo tutta la stagione di essere in grado di stare coi più forti ciclisti italiani in salita, ma di pagare un po' troppo sul resto. Comunque, colse piazzamenti inferiori al suo valore. Le migliori sue piazze, il 3° posto nel Giro del Sestriere ed il 5° nella Coppa Petrino. Nel 1936 la Cicli Frejus gli fornì le biciclette ed il Dopolavoro Nazzaro continuò a sostenerlo. La maggior sicurezza si tramutò in una migliore tangibilità di Armando. Partecipò al Giro d'Italia e nelle prime tappe si distinse cogliendo diversi piazzamenti, poi, per le conseguenze di una caduta, non prese il via nella settima frazione che si concludeva a Bari. Dopo la "Corsa Rosa" fu autore di un'ottima estate. Vinse da dominatore la Coppa Città di Aosta, finì 2° nella Coppa Martini e chiuse la stagione con un 23° posto al Giro di Lombardia, dopo esser stato a lungo fra gli animatori. Quanto basta per pronosticarlo per un 1937 di pregio. Invece, l'imprevedibile Ettore, decise di chiudere col ciclismo.
Articolo inviato da: Maurizio Ricci (Morris)
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