Nato a Gaggiano (MI) il 9 gennaio 1951. Passista veloce, alto m. 1,72 per kg. 70/72. Professionista dal 1975 al 1976, senza vittorie
Nella storia della Zonca e della GBC ci stanno molte similitudini: sono squadre che avendo a monte dei titolari molto appassionati ed essendo costoro lombardi, han dato la possibilità a diversi dilettanti di presenza, tangibilità e lunga militanza, lombardo-veneti perlopiù, di fare il grande salto. Purtroppo la differenza di chilometraggio fra le gare professionistiche e dilettantistiche d'allora era evidente, ed a questo andava aggiunta la spesso avvenuta cristallizzazione delle inferiori distanze nella mente dei singoli, nonché una "bruciacchiatura" a causa delle energie spese in quella categoria a lungo chiamata dei "puri". Franco Calvi è stato uno stereotipo di quanto scritto, uno dei tantissimi in ogni caso, ma uno che ha militato due anni nei professionisti guarda caso in quei due sodalizi. Un atleta tozzo con spunti di velocità notevoli da dilettante, dove è stato un evidente, ed uno che soffriva le distanze, quindi incapace di trasformarsi in quel gregario che allora lavorava tre volte il collega di oggi (anche se l'osservatorio odierno, tutto votato al presente, non lo ammetterebbe mai). Stanno qui le ragioni dell'anonimato di questo corridore milanese fra i prof. Due anni con la conclusione del Giro d'Italia nel '75 al 70° posto, il ritiro a quello di Svizzera ed un miglior piazzamento nelle gare di un giorno alla Coppa Sabatini, 15°. Poi un '76 quasi non pervenuto, col ritiro al Giro d'Italia e tanta ignavia. Troppo poco per continuare.