Ernesto Guidali

Nato a Basilea il 5 luglio 1948. Passista veloce, alto 1,85 per 80 kg. Professionista nel 1970 con una vittoria.
Un corridore breve. Una meteora, potremmo dire. Una persona pragmatica, che fece presto a capire che se voleva guadagnare col ciclismo, avrebbe avuto bisogno di doti maggiori e di una abnegazione che, forse, non valeva la pena partorire. Decise così di lasciare lo sport molto presto, a soli 22 anni e mezzo, senza rimpianti. Un buon corridore, uno che avrebbe potuto fare una più che discreta carriera, ed uno dei pochi nell'intera storia del ciclismo moderno, a portare i baffi. Tra l'altro molto somigliante ad un connazionale famoso, anche se di dieci anni più giovane: Urs Freuler. Ernesto Guidali si segnalò al terzo anno d'attività, da dilettante, nel 1969, quando vinse due tappe ed in un'altra finì secondo, al Giro del Marocco, un tempo ottima corsa a tappe per professionisti. Quel bel comportamento lo indusse a passare professionista nel 1970, in seno alla Mobel Huser. Giunto nell'elite del pedale trovò modo di vincere il Gran Premio di Brugg e di cogliere qualche altro piazzamento. Poco, per quello che voleva, ed a fine '70 appese la bici al chiodo.
Articolo inviato da: Maurizio Ricci (Morris)
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