Giordano Tognarelli

Nato a Ponte Buggianese (PT) il 30 maggio 1922, deceduto a Montecatini Terme (PT) il 25 ottobre 2015. Passista scalatore. Professionista indipendente dal 1949 al 1953, senza ottenere vittorie.
Un esempio, potremmo dire stereotipo, di come la guerra abbia deviato o modificato una carriera. Oddio, sia chiaro, il conflitto se fosse stato tutto qui, nel deviare o modificare le carriere degli sportivi, sarebbe stato solo uno dei tantissimi segmenti, dove l'uomo si manifesta profondamente cretino, ingiusto e tendenzialmente dispotico...per deficienza. Purtroppo fu quello che abbiam visto. Ma restiamo a noi. Giordano Tognarelli, corridore pistoiese, sicuramente di valore superiore al raccolto di carriera, si trovò gli anni della crescita, tarpati da quella tortura e quando, come tanti altri, poté tornare, si trovò a dover recuperare quei pezzi mancanti senza avere il tempo di farlo facendone tesoro, il tutto in un intorno di precarietà che non erano stati cancellati dagli entusiasmi della fine del conflitto. In altre parole, più tecniche, non si era potuto adeguare, con la giusta temporalità, alle distanze delle corse di quei tempi e non poté provare al meglio quegli insegnamenti che tanti direttori sportivi, o semplici atleti, avevano ricavato leggendo il libro "Prendi la bicicletta e vai", il testo-vademecum più incisivo, rapportato alle varie epoche della storia ciclistica, scritto da Giuseppe Ambrosini, ed uscito la prima volta nel 1951. Tognarelli si legò siamese alla Associazione Ciclistica Montecatini, dove si trovò a fianco di Alfredo Martini di un anno e mezzo più anziano e dove, a ventisei anni, da dilettante con licenza di correre anche con indipendenti e professionisti, diede il meglio di sé. Nel 1948 infatti, vinse la Milano-Lugano, il GP Comune di Cerreto Guidi, indi fu protagonista di un grande Giro del Lazio, allora corsa a tappe riservata ai soli dilettanti. Qui, arrivò 3° nella prima tappa, 9° nella seconda, 9° nella terza, 4° nella quarta, frazione in cui conquistò la testa della classifica e 11° nella quinta ed ultima. A Roma, nella classifica finale, fu primo a pari tempo con Pietro Giudici, ma il vertice fu simbolicamente assegnato a questi, poiché a punti, sui piazzamenti in differenza, Tognarelli si trovò con due punti in più rispetto al collega. Una conclusione davvero un po' così, ma ciò tolse poco alla bella prestazione del pistoiese. Il problema era che il Giro del Lazio, verteva su tappe di cui la più lunga era di 178 km e Giordano aveva già 26 anni abbondanti....Fatto sta, che nel 1949 passò fra gli indipendenti, cercando di recuperare il gap con le lunghezze delle corse professionistiche, ma non raccogliendo risultati apprezzabili, faticò a trovare un ingaggio vero. Ed infatti, nel 1950, fece qualche corsa con la Viscontea, altre con la Benotto, ed altre ancora col GS Spallanzani di Milano. Nell'anno fu 7° nel GP Montemaggio e chiuse col 73° nel Lombardia. Nel 1951, si trovò ancora fra gli isolati e dopo un esordio non privo di difficoltà alla Milano Sanremo che chiuse 134°, corse un buon Giro di Toscana, dove si piazzò 30°, ma per il resto niente di particolare. Corse anche nel 1952, da isolato, e nel 1953, con le maglie della UC Comense, ma non ottenne risultati.
Articolo inviato da: Maurizio Ricci (Morris)
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