Loris Guernieri

Nato a Ostiglia (Mantova) il 28 settembre 1937. Passista veloce, alto m. 1,76 per kg 68. Professionista dal 1959 al 1965 con 3 vittorie.
Fu scoperto in una gara paesana, in quel di Melara, dove i protagonisti furono dei bambini di 12 anni. Diciamo una gara per giovanissimi in un tempo, il 1949, dove la categoria era ancora ben lungi dal divenire. Il piccolo Loris quella corsetta la vinse, ed il padre che amava il ciclismo come pochi, fece mettere il ciclismo al primo posto dopo la scuola nella vita del figlioletto. A sedici anni il ragazzino Guernieri, con la maglia dell'Unione Ciclistica Solierese, fece il suo esordio nel ciclismo vero e proprio. Sei corse in tutto, con due vittorie e due secondi posti, abbastanza per tirare dritto verso una possibile carriera. Ed il tempo forgiò Loris al punto di divenire un dilettante di sostanza e protagonismo, che ebbe l'intelligenza e la possibilità di passare professionista al primo accenno di disponibilità: nel 1959, a ventuno anni e cinque mesi, in seno alla Torpado. Guernieri fu subito protagonista. Ai primi di marzo, alla sua prima gara importante, ovvero la Parigi-Nizza-Roma, dopo esser giunto terzo nella frazione Chiavari-Firenze, che gli valse il terzo posto in classifica, mantenne quella posizione fino all'ultima tappa, dove però fu costretto al ritiro per problemi al ginocchio. Problemi che gli costeranno anche la partecipazione alla Milano Sanremo di qualche giorno dopo. In aprile, al Giro a tappe della Sicilia, vinse la frazione di Trapani, ed il giorno dopo, nell'ultimo segmento che si concludeva a Palermo, fu autore di una bellissima accelerazione finale, che gli consenti di soffiare, per un solo secondo, la maglia giallorossa di leader, al trentino Galeaz. Loris vinse così il Giro di Sicilia. Era già diventato un evidente. Andò al Giro d'Italia, ma si ritirò per il riacutizzarsi delle sofferenze al ginocchio. Contrariamente alle indicazioni della Torpado, avendo ancora un contratto da indipendente, andò con la Mondia al Giro di Svizzera, ma anche qui si ritirò per il solito motivo. Il 1960 fu un anno incolore per Guarnieri, mentre non molto migliore fu gran parte della stagione '61: si ritirò al Giro d'Italia, finì 7° al Giro di Romagna e sul finire dell'anno, colse un paio di piazzamenti (4° e 9°) nelle prime due tappe della "Tre Giorni del Sud". Nel 1962, il simpatico corridore mantovano, tornò ad evidenziarsi per le sue doti sul passo e per quelle accelerazioni che gli consentivano di emergere anche negli sprint non troppo affollati. Nel 1962 fu finalmente protagonista al Giro d'Italia: fu 4° nella tappa di Perugia, indi sopravvisse alla falcidia della tappa della neve col traguardo anticipato a Passo Rolle (55 ritirati), fu 2° nella frazione che si chiudeva a Casale Monferrato e fu nuovamente 2° nella dura tappa del giorno dopo a Frabosa Soprana. Chiuse il Giro al 35° posto. Nel 1963 passò alla Carpano di Vincenzo Giacotto e mantenne un ruolo d'evidenza al Giro d'Italia, grazie al 2° posto nella tappa di Salsomaggiore Terme (chiuse la "Corsa Rosa" al 54° posto). Tornò poi alla vittoria aggiudicandosi la frazione di Celerina al Tour de Suisse. Fu una tappa di tregenda per la neve e Guernieri, col successo, conquistò anche la Maglia Oro, che poi perse il giorno dopo. Col 1964 incentivò il suo ruolo di gregario-spalla al servizio del giovane Italo Zilioli, che poi finì 2° al Giro, mentre Loris finì 69°. Nel 1965 seguì Zilioli alla Sanson e chiuse la "Corsa Rosa" al 70° posto, mentre il suo capitano fu nuovamente 2°. Stanco dello stress che il ciclismo imponeva, Loris Guernieri, all'indomani del Giro, ed a soli 28 anni, si ritirò dall'agonismo.
Articolo inviato da: Maurizio Ricci (Morris)
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