Riccardo Sarti

Nato a Scandicci (FI) il 27 settembre 1923. Passista scalatore e ciclocrossista. Professionista dall'ottobre 1946 al 1949, senza ottenere vittorie.
Un buon corridore anche se non ha rotto il ghiaccio con la vittoria fra i professionisti. Di lui però, s'è sempre notata la combattività e la devozione verso compagni come Gino Bartali, sicuramente più attrezzati per centrare traguardi. Ed al Giro d'Italia a cui ha preso parte, s'è sempre messo in evidenza. Avrebbe potuto continuare oltre quel 1949, che l'ha visto abbandonare a soli 26 anni, ma preferì la sostanza dell'ogni giorno civile, piuttosto che l'avventura nel pur amato ciclismo. I suoi risultati ci narrano di un 22° posto, appena passato prof, al Giro di Lombardia 1946. L'anno seguente, fu 5° nel GP Lido di Venezia, 7° nella tappa Napoli-Bari al Giro d'Italia, poi chiuso 49°, 13° nel Circuito dell'Appennino e 21° alla Milano Sanremo. Nel 1948, fu costretto per una caduta a correre poco: fu 15° nella Sassari Cagliari. Nel 1949 fu 9° nella Coppa Ghiglione e 67° alla Sanremo. Poi, in Francia, dove si stabilì per un certo periodo, partecipò alla Parigi-Saint Etienne, dove fu costretto al ritiro nell'ultima tappa, a causa di una caduta.
Articolo inviato da: Maurizio Ricci (Morris)
©2002-2023 Museo del Ciclismo Associazione Culturale ONLUS - C.F.94259220484 - info@museociclismo.it - Tutti i diritti riservati

I dati inseriti in archivio sono il risultato di una ricerca bibliografica e storiografica di Paolo Mannini (curatore dell'Archivio). Le fonti utilizzate sono svariate (giornali, libri, enciclopedie, siti internet, archivi digitali e frequentazioni sui vari Forum inerenti il ciclismo). Chiunque desideri contribuire alla raccolta dei dati, aggiunta di materiale da pubblicare o alla correzione di errori può farlo mettendosi in contatto con Paolo Mannini o con la Redazione.

Preferenze Cookies - Privacy Policy