Nato il 21 dicembre 1918 ad Asti ed ivi deceduto il 6 luglio 1994. Passista veloce. Professionista dal 1939 al 1945, con 4 vittorie.
Corridore veloce, audace, con una gran pedalata, che sapeva diventare protagonista, senza mai perdere la consapevolezza dei suoi limiti, soprattutto nelle corse con lunghe salite. Fermato dalla guerra, perché pur staccando la licenza fino al 1945, dal 1942 in avanti non corse mai, ed alla ripresa, sentendosi debilitato, fece tesoro del suo buon senso e non si allineò alle corse.
Sebastiano Torchio detto "Tunin", fu un ottimo dilettante, che fu azzurro ai Mondiali di Valkenburg, in Olanda, nel 1938, dove si classificò 12°, ed unico italiano a tagliare il traguardo. Nel 1939 passò professionista con la Frejus, ed al primo anno vinse la Coppa Boero. Nel 1940, in seno alla Gerbi, direttamente seguito dal "Diavolo Rosso", vinse la Milano-Genova, la Coppa Galfrè a Cuneo, fu 3° nel Giro di Toscana, 6° nella Coppa Marin, 10° a pari merito nella Milano Sanremo, 26° al Campionato Italiano e 31° al Giro d'Italia, dove in ben cinque tappe arrivò nei primi 10 (3° a Ferrara, 5° a Treviso, 6° a Verona, 7° a Milano e 10° a Trieste). Nel 1941, sempre in Gerbi, quando già i fatti di guerra stavano assottigliando il gruppo, vinse a Torino la Coppa UCAT, che fu pure il suo canto del cigno, perché all'indomani della corsa torinese, non gareggiò più.