Vladimiro Palazzi

Nato a Jerago (Varese) il 01.02.1942. Passista scalatore, alto m. 1,72 per kg. 65. Professionista dal 1969 al 1970, non ha ottenuto vittorie.
Altro ennesimo corridore passato fra i professionisti tardi, troppo tardi, quanto basta per poter dire che il massimo delle sue potenzialità atletiche si consumarono fra i dilettanti. Ed il varesino Vladimiro Palazzi fu davvero un gran dilettante, uno che le corse dure se le giocava e, spesso, le vinceva. Uno che nel 1966, era già largamente maturo per passare, aveva già fatto doppietta nel Gran Premio Somma (che vincerà per la terza volta consecutivamente nel 1967), ed aveva vinto il Giro del Mendrisiotto, invece o per il discorso dei P.O. o per non considerazione del mondo dei prof restò "puro" anche nel 1967, anno nel quale vinse pure due tappe del Giro della Valle d'Aosta e la Medaglia d'Oro Città di Monza. Solo dopo l'anno olimpico, nel 1969, Palazzi fu uno della settantina di dilettanti che passò fra i prof, ma lui aveva già 27 anni e tanti sforzi compiuti. Fece il salto con la Sagit, squadra che era composta per i tre quarti da neopro e si comportò subito bene: fu 3° nel Giro di Campania, 7° al Giro del Piemonte, 10° nella Coppa Placci, 14° nel Giro delle Marche, ma si ritirò al Giro d'Italia, aspetto che nel mondo professionistico di quei tempi contava in negativo non poco. Nel 1970, invece, dopo una buona Sanremo (chiusa poi 36°), il rendimento di Palazzi crollò, ed a fine anno appese la bicicletta al chiodo.
Articolo inviato da: Maurizio Ricci (Morris)
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