Tom Simpson

Nato a Doncaster (Gran Bretagna) il 30 novembre 1937. Morto il 13 luglio 1967 ad Avignone. Completo. Professionista dal 1959 al 1967 con 55 vittorie.
Sir Tom Simpson è stato il primo corridore inglese ad imporsi nel mondo del ciclismo. Per i suoi meriti sportivi, all'indomani della sua vittoria alla Milano-Sanremo '64, la regina Elisabetta, l'aveva insignito del titolo di "baronetto". Iniziò la carriera come da tradizione tipicamente britannica provando l'inseguimento su pista. Era più che discreto, tanto da vincere il titolo britannico a 20 anni, nel 1957. Tre anni prima, appena diciassettenne aveva vinto un altro titolo nazionale, stavolta nel campionato della montagna. Tommy capì ben presto che nel suo paese il ciclismo era particolare e ben poco seguito. Lui voleva diventare qualcuno e non era proprio il caso di restare in patria. Agli inizi del 1959, per provare a diventare un campione si trasferì in Bretagna, regione del nord della Francia, nella quale i dilettanti di quel tempo avevano a disposizione numerose gare, praticamente ogni giorno. In quella terra di ciclisti nati, imparò i primi segreti della professione, ma non tardò molto a convincersi che, per migliorarsi, il Belgio offriva ancora più possibilità. Si trasferì nuovamente, stavolta nella provincia di Gand, dove i fiamminghi facevano del ciclismo un lavoro quotidiano, una religione. Qui, nel breve volgere di qualche settimana conquistò le più vive simpatie di quella gente aperta, così abituata ad integrarsi con gli emigranti. Infatti, non appena Tom si mostrò vincente, nella zona vennero fondati alcuni club portanti il suo nome. Durante quel 1959, riuscì a passare professionista all'interno della francese St Raphael-Geminiani e, subito, colse tre successi, prima di correre, senza esperienza, un mondiale super in quel di Zandvoort, dove finì 4°. Simpson era così arri-vato sul palcoscenico che voleva e si dimostrò subito un gran bel corridore. Negli anni successivi, continuò a migliorare, grazie ad un'abnegazione enorme e alle sue indubbie qualità naturali. Un corridore completo, non di qualità eccelsa, ma senza lacune. In pochi anni si prese gran parte delle più grandi classiche. La prima fu il Giro delle Fiandre, dove andò in fuga con un fulmineo contropiede assieme a Nino Defilippis e lo batté in volata. Poi, uno dopo l'altro, vennero i successi nella Bordeaux-Parigi ('63), nella Milano-Sanremo ('64) e nel Giro di Lombardia ('65), poco più di un mese dopo la conquista, a San Sebastian, del Campionato Mondiale.
Una maglia iridata conquistata in uno sprint a due col tedesco Rudi Altig, ma una maglia che non gli bastava. Voleva una grande corsa a tappe, da quel giorno di luglio del 1962, in cui, al Tour, riuscì, primo fra i britannici, a vestire per almeno una tappa la Maglia Gialla.
Sì, proprio quel Tour de France che, nel '67, dopo che all'inizio della stagione aveva vinto la Parigi-Nizza, gli presentò, attraverso lo scenario pietroso e bollente del Mont Ventoux, il luogo della sua tragedia. Di Tommy Simpson, praticamente tutti ricordano la morte, ma pochi, molto pochi, sanno che era un gran corridore. Per questo, credo sia opportuno allegare, anno per anno, il meglio della carriera del baronetto inglese. 1959: Due tappe del Giro dell'Ovest; Tappa al Route de France; 4° al Campionato Mondiale. 1960: Corsa del Mont Faron; Giro del Sud Est; Criterium Poly di Lorient; Criterium di Ploerduts; 3° nella Genova-Roma (primo nel GPM); 9° Parigi-Roubaix; 7° Freccia Vallone. 1961: Giro delle Fiandre; tappa alla Quattro Giorni di Dunkerque; tappa al GP Eibar; 9° Campionato Mondiale; 5° ParigiNizza; 2° Genova-Roma. 1962: 2° Parigi-Nizza; 5° Giro delle Fiandre, 6° Tour de France. 1963: Bordeaux-Parigi, Trofeo della Manica; tappa del Tour del Var; Ruota d'oro di Dansmenil; Criterium di Chef Bautonne; Criterium di Valenciennes; Criterium di St. Gaudens; GP Isola di Man; 2° Parigi Tours; 2° Gand Wevelgem; 2° Parigi Bruxelles; 3° Giro delle Fiandre; 8° Parigi-Roubaix; 10° Freccia Vallone. 1964: Milano Sanremo; GP Corona Londra; tappa Giro della Provenza; Criterium di Issoiret; Criterium di Zolder; 4° Campionato Mondiale; 2° Mont Faron; 2° Kuurne-Bruxelles-Kuurne; 3° Trofeo Baracchi con Rudi Altig. 1965: Campionato Mondiale; Giro di Lombardia; GP di Vayrac; 3° Midi Libre; 3° Bordeaux-Parigi; 3° Freccia Vallone; 7° Parigi-Roubaix; 9° Liegi-Bastogne-Liegi. 1966: Criterium di Brest; Criterium Felletin; Criterium Laval; 2° Luchon-Revel; 2° Revel-Sete (tappa Tour de France). 1967: Parigi Nizza; tappa del Giro di Sardegna; Trofeo della Manica; due tappe della Vuelta di Spagna; 3° GP Salvarani di Bruxelles.
Articolo inviato da: Maurizio Ricci (Morris)
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