Roberto Visentini, 60 anni speciali: una vita colorata di rosa

Ha spento sessanta candeline a trentuno anni dal successo al Giro d'Italia 1986 conquistato proprio il giorno del suo ventinovesimo compleanno a Merano: Roberto Visentini ha festeggiato l'evento a casa con i propri familiari e pochissimi amici.
Visentini è stato sicuramente uno dei migliori corridori bresciani capace di conquistare successi in tutte le categorie su strada e su pista. Ha vinto il titolo italiano e mondiale nella categoria juniores nel 1975 a Montecatini e Losanna; il tricolore nella crono-individuale dilettanti a San Maria Codifiume (Ferrara) nel 1977; il titolo italiano dell'inseguimento professionisti nel 1979. Ma il successo più prestigioso è sicuramente quello ottenuto il 2 giugno 1986 al Giro d'Italia dove riuscì a sfilare la maglia rosa a Beppe Saronni nella tappa Erba-Foppolo il 27 maggio. Ha inoltre sempre avuto un rapporto privilegiato con la maglia rosa: nella sua carriera ne ha vestite ben ventisette. Nella speciale classifica dei pluri-leader è nono, sesto italiano, alle spalle di Eddy Merckx (77), Alfredo Binda (59), Francesco Moser (57), Gino Bartali (50), Beppe Saronni (49), Jacques Anquetil (42), Fausto Coppi (31), Miguel Indurain (29). La prima l'ha vestita il 23 maggio 1980, l'ultima il 5 giugno 1987. Nel 1980 l'ha vestita dal 23 al 29 maggio; nel 1981 il 28 maggio; nel 1985 dal 20 al 28 maggio; nel 1986 dal 27 maggio al 2 giugno; nel 1987 il 21 maggio e dal 4 al 5 giugno.
Nel 1978 al debutto al Giro conquistò il quindicesimo posto assoluto e la vittoria tra i giovani fasciandosi con la maglia bianca. Nel corso della sua carriera ha disputato dodici volte la corsa rosa portandone a termine nove. Sei le vittorie di giornata ottenute a Udine (cronometro individuale), Lerici, Sanremo (cronoprologo), Lido di Camaiore (cronosquadre), San Marino (cronometro individuale). Dal 1978 al 1990 ha ottenuto una ventina di vittorie su strada e su pista. Ha disputato anche tre edizioni del Tour de France e due Vuelte di Spagna dove ha colto come miglior risultato il ventiduesimo posto in terra transalpina e il quindicesimo in quella spagnola nel 1988 e 1980.
Dotato di classe cristallina ha regalato spaccati tecnici e agonistici di grande spessore suscitando ammirazione e entusiasmo. Senza però mai eccedere in comportamenti che nulla hanno a che fare con lo sport. È nato campione e lo è tuttora nella vita. Auguri allora e grazie per avere regalato emozioni forti.

Angiolino Massolini

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