Bruna Cancelli

Bruna Cancelli, reginetta incontrastata del ciclocross femminile nasce nel marzo del 1959 ed inizia a pedalare in competizioni alla tenera età di sei anni, anche se ufficialmente il ciclismo giovanile inizia nel 1969 con l'introduzione dei giochi della gioventù da cui poi si svilupperanno le categorie dei pulcini tuttora bacino d'utenza del ciclismo federale.
Vigevanese di origini, per motivi di lavoro risiede nella località di Arona affacciata sul lago Maggiore dove ricopre il ruolo di Direttore di Produzione in una nota azienda del settore calzaturiero.
Dopo un iter nelle file giovanili della F.C.I. con risultati eccellenti approda nel ciclismo d'elitè, erano i tempi eroici di Morena Tartagni, Mery Cressari Francesca Galli, Rossella Galbiati e di Luigina Bissoli, quando le donne professioniste erano ancora viste come una chimera.
Nel 1976 centra la sua più bella vittoria in assoluto, il titolo tricolore donne, e l'anno dopo centra il titolo regionale Lombardo (a quei tempi il 90% del ciclismo donne si praticava in Lombardia) mentre subisce una cocente delusione a Ceparana (SP) nel 1977 ad opera della Bissoli nella gara tricolore decisa dopo una lunga osservazione del photofinish.
In campo internazionale si segnala vestendo la maglia azzurra ininterrottamente dal 1975 al 1981 in varie manifestazioni con un prestigioso ottavo posto nel 1977 al campionato del mondo di San Cristobal in Venezuela nella manifestazione che consacra iridato Francesco Moser.
Nel 1982, a soli ventitre anni, lascia il mondo del ciclismo per dedicarsi all'attività lavorativa, attività calzaturiera, prodotto tipico del Vigevanese diventando Direttore della produzione e conquistando consensi anche nell'attività lavorativa privata scelta indotta dal fatto che negli anni settanta il ciclismo professionistico femminile non garantiva un'avvenire neppure decoroso dal punto di vista economico.
Quindici anni dedicati al lavoro, sempre con il cuore a due ruote, poi all'età non più verde agonisticamente di trentotto anni si ripresenta affacciandosi al mondo amatoriale udacino, e non passano neppure due stagioni per tornare a grandi livelli, il 2000 è l'anno della svolta, conquista il suo primo campionato Italiano di ciclocross a Pozzolo Formigaro (AL) e in veste di organizzatrice con l'appoggio della MTB Vigevano organizza il campionato Europeo sempre di ciclo cross che vince alla grande centrando il doppio successo, organizzativo e sportivo.
Ormai entrata tra le grandi anche in campo amatoriale, si ripete nel campionato italiano ciclocross nel 2001, a Villaguardia (CO), nel 2004 a Villa D'Almè (BG) a Garbagnate Milanese nel 2008, e nell'ultima edizione dei campionati a Sossano (VI) mentre in coppia con la compagna di colori Laura Caldiroli conquista il tricolore a staffetta nel 2004, 2006 e 2007 e 2009, cambia compagna abbinandosi a Barbara Fanchini nell'edizione 2008 di Sumirago ma non il risultato portando a dieci il bottino delle maglie tricolori del ciclo cross, cui va aggiunta quella della MTB invernale del 2004 conquistata a Comazzo (LO).
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