Heinz Muller

Nato a Schwenningen il 16 settembre 1924, deceduto a Schwenningen il 25 settembre 1975. Velocista. Professionista dal 1949 al 1959 con 18 vittorie.
Un corridore che sarebbe passato inosservato se non avesse vinto nel 1952, in Lussemburgo, il Campionato Mondiale si strada. Con quella vittoria è entrato nelle discussioni degli storici come membro sicuro del podio delle meteore e degli iridati meno forti di tutti i tempi. Sia chiaro, Heinz Muller non rubò nulla, quando il suo guizzo di buon velocista, regolò il gruppo compatto nella gara iridata. D'altronde anche il secondo di quell'infelice edizione del Mondiale, lo svizzero Gottfried Weilenmann, ed il terzo, l'altro tedesco Ludwig Hoermann non erano certo draghi e ciò lasciò alla "medaglia di legno" Fiorenzo Magni, una rabbia ancora maggiore, per aver perso un'occasione così lampante. Ma poi, che dire dei percorsi e di quello in particolare? Come si vede, anche allora come oggi, l'UCI lasciava molto a desiderare.... Fatto sta che Muller, dal fisico da pistard e dai valori sicuramente superiori all'espresso, a quel colpo di gran nota, non ne fece seguire altri di un certo peso. Anzi, a ben guardare, fra le altre diciassette vittorie del suo palmares, meno della metà possiedono la caratura di valore medio. Poco, decisamente poco, per uno che è stato Campione del Mondo. All'exploit iridato infatti, nel ruolino di Muller, le vittorie più importanti da accostare sono state: il Campionato Tedesco nel '53, il Gran Premio di Hannover '56, il Giro del Svizzera Nord Ovest '58, una tappa del Giro della Svizzera e quattro del Giro di Germania (dove si piazzò 4° nel '52 e nel '55). Partecipò al Giro d'Italia nel '58, ma si ritirò. Dopo la fine della carriera agonistica avvenuta nel '59, nel '60 fu direttore sportivo della Afri-Cola, ma dopo un solo anno abbandonò quella esperienza ed entrò a lavorare come meccanico alla Torpedo. Morì a 51 anni di leucemia.
Articolo inviato da: Maurizio Ricci (Morris)
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