Lech Piasecki

Nato a Poznan il 13 novembre 1961. Passista. Professionista dal 1986 al 1991, con 18 vittorie. Faccia inconfondibile coi baffetti che sembravano trattenere la voglia di volo di due pronunciate orecchie a sventola. Insomma un volto disneyano ben poco polacco o nordico, a cui seguiva un comportamento latino. Lech Piasecki, non è stato un campione, ma ha raccolto meno di quanto valesse, anche perché, forse, pagò troppo a lungo una certa sudditanza verso il capitano Giuseppe Saronni. Si segnalò imperiosamente nel 1985, vincendo dapprima la Corsa della Pace (Praga-Varsavia-Berlino) manifestazione a tappe per dilettanti da considerarsi "Mecca" del ciclismo del blocco sovietico. Poi, ai Mondiali, sul Circuito di Giavera del Montello, pur partendo nel novero dei favoriti, quindi marcato, riuscì con un'azione da gran finisseur a conquistare la Maglia Iridata dei "puri". A fine anno, la Del Tongo Colnago, grazie anche ai buoni servizi di Czeslav Lang, riuscì a vincere diversi tipi di concorrenza, e farlo passare fra i prof, raggiungendo così lo stesso Lang, che era stato il primo professionista di un paese comunista. L'inizio di Lech fu più che lusinghiero, per l'integrazione nella squadra e per le sei vittorie conseguite. Di gran nota il successo nella cronometro di Siena al Giro d'Italia, a cui seguì la cronosquadre di Taormina. Trionfò in una tappa del Tour de l'Aude, nel Giro di Romagna, nel Trofeo Baracchi, in coppia con Saronni, ed infine nella Firenze-Pistoia, sempre a cronometro. Non così buona la seconda stagione: vinse solo il cronoprologo della Tirreno-Adriatico. Nel 1988 ritornò a salire: conquisto la tappa a cronometro di Vittorio Veneto al Giro d'Italia, si laureò Campione del Mondo dell'Inseguimento Individuale e rivinse il "Baracchi", stavolta in coppia con Lang. La stagione successiva fu quella d'oro per Lech: firmò tre successi di tappa al Giro d'Italia (le cronometro di Trento e Firenze e quella in linea di Riccione), vinse il Giro del Friuli, la 7a tappa della Tirreno Adriatico e le due prove del GP Città di Bologna. Nel '90, s'affermò nella Firenze Pistoia, ma diede diversi segni di declino. Ed infatti, nell'aprile del '91, a nemmeno 30 anni, chiuse col ciclismo.
Articolo inviato da: Maurizio Ricci (Morris)
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