Marcel Perriere

Nato a Ginevra il 21 novembre 1890, deceduto ad Unterseen il 16 agosto 1966. Completo. Professionista dal 1910 al 1925 con 13 vittorie.
Uno dei padri del decollo del ciclismo in Svizzera. Non un pioniere assoluto e nemmeno il più forte nel periodo in cui ha consumato la carriera, ma ugualmente importante per come ha saputo ritagliarsi spazi e spinto le folle verso il pedale. E d'altronde, non era facile emergere nella sua terra al cospetto di due straordinari campioni quali sono stato Oscar Egg ed Henri Suter. Il primo era un coetaneo che ha pochi vicini nella storia del pedale per versatilità e consistenze. Buon per Marcel Perriere, che Egg corse soprattutto all'estero e, pur fortissimo su strada, preferì i guadagni e gli onori della pista. Il secondo, di nove anni più giovane, invece, prima di divenire razziatore degli albi d'oro possibili negli anni venti, s'era fatto preparare il terreno da cinque fratelli, tutti più o meno bravi. Fatto sta che per Perriere il compito non fu mai semplice, eppure seppe venire a galla eccome, anche se fu più che altro un corridore "casalingo", con puntate all'estero rare e non altisonanti. Nell'anno d'esordio fra i professionisti, il 1910, vinse il Tour del Lago Lemano, mentre l'anno seguente "esplose", vincendo il Campionato Nazionale su strada, nuovamente il "Lago Lemano" e la Berna-Ginevra, all'epoca una corsa di grande valore. Manifestazione che rivinse nel 1912, anche se nelle altre importanti prove svizzere fu solo un piazzato. Nel 1914 s'aggiudicò la Ginevra-Bellegarde-Ginevra. Tornò a vincere il Titolo Nazionale nel biennio 1915-'16 e continuò a piazzarsi sui gradini più bassi del podio nelle altre corse elvetiche. Ma in quei due anni la sua tangibilità e completezza furono arricchite anche dai successi nella Ginevra-Vevey-Ginevra ('15), nel GP di Ginevra e nella Corsa della Cote di St Cergue ('16). Dopo un periodo dove gareggiò pochissimo ritornò al grande successo nel 1918 quando s'aggiudicò la Ginevra-Losanna-Ginevra, ma decise ugualmente di mantenere diradata l'attività. Nel '19.e nel '20 non corse addirittura. Poi, ad oltre 30 anni un improvviso ritorno di fiamma culminato nel 1925 con la partecipazione al Tour de France, ove si ritirò causa caduta, il 3° posto nel Campionato di Zurigo e la vittoria nel Tour del Lago Lemano. Ma all'indomani di quel successo, chiuse definitivamente col ciclismo.
Articolo inviato da: Maurizio Ricci (Morris)
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