Tommy Prim

Nato a Svenljunga il 29 luglio 1955. Passista scalatore. Professionista dal 1980 al 1986 con 21 vittorie. Gran dilettante, vinse infatti i Campionati di Svezia '72, '76 e '79, di Scandinavia '75-76 e la Settimana Bergamasca '78. Assieme al connazionale Alf Segersall (che appariva addirtitura superiore), costituì la coppia che tutti temevano e che fece sue, oltre ad importanti prove del calendario internazionale per "puri", anche le massime attenzioni dell'osservatorio professionistico. Giunti entrambi nell'elite del ciclismo nel 1980, all'interno della Bianchi Piaggio, i due divisero le intensità di carriera e fu il solo Tommy a restare a livello primario, anche se non nei termini che sperava.
Corridore solido e regolare, adattissimo alle corse a frazioni, non riuscì però mai a far suo quel Giro d'Italia che aveva posto al vertice delle sue aspirazioni di carriera. Nella "corsa rosa" gli è sempre mancato qualcosa, o meglio non è stato regolare nelle fasi decisive, al fine di ovviare quella mancanza di punte, sia in salita, dove era buono, ma non un eccellente, che a cronometro, dove la sua bella pedalata e l'ottima ritmicità, non erano comunque il grado di spaccare le lancette. Un gran bel corridore comunque, sia chiaro, ma non tale da potersi garantire successo in un GT senza prima aver mostrato il 100% delle sue possibilità. Una piccola flessione per lui era decisiva. Fu ugualmente gran protagonista al Giro, già dal debutto nel 1980. Sul resto, pur non possedendo una determinazione al fulmicotone, seppe raccogliere ottimi traguardi: su tutti la Parigi-Bruxelles '83, dove, dopo essersi inserito in una lunga fuga, fu capace di un finale da gran corridore e con un'azione da finisseur di razza, si guadagnò il prestigioso successo. Tra le altre vittorie, spiccano: il Giro di Romandia '81, il Giro di Svezia (open) '82, la Tirreno-Adriatico '84, la Coppa Agostoni '80, il Trofeo Pantalica '81, assieme a diverse tappe. Notevoli anche i suoi piazzamenti nel Giro d'Italia: 4° nell'80 (primo dei debuttanti), 2° nell'81, 14° nell'83, 4° nell'85, 21° nell'86; nel Giro di Germania: 2° nell'80 e 3° nell'81; nel Giro di Romandia: 2° nell'82, 3° nell'83 e 3° nell'85; nel Giro del Trentino: 2° nell'80; nella Parigi-Nizza: 4° nell'80; nel Trofeo Baracchi: 3° nell'83 e 2° nell'84.
Nel 1986, la Bianchi, allora affiancata alla Sammontana, voleva riconfermarlo con un ruolo sempre di spessore, ma Tommy preferì appendere la bicicletta al chiodo, ed iniziare una attività commerciale in Svezia.
Articolo inviato da: Maurizio Ricci (Morris)
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