Antonio Giuseppe Negrini

Nato a Molare (AL), il 28 gennaio 1903. Morì nella località natale il 25 settembre 1994. Passista e pistard. Professionista dal 1926 al 1937 e nel 1949 con 9 vittorie su strada ed una ventina su pista. Fu soprannominato "Bulldog" per il suo fisico da lottatore, un aspetto che unì ad una straordinaria serietà, ad una consistente tenacia e ad una generosità verso quelli che poi erano i suoi capitani, che gli ha impedito di concretizzare di più, un protagonismo in ogni gara assai palpabile. Tanti piazzamenti hanno costellato la sua carriera, perché non aveva uno spunto veloce di nota, nonostante le frequentazioni pressoché costanti della pista. Di Costante Girardengo e Alfredo Binda è stato scudiero, spalla, gregario, fratello putativo, insomma un custode totale. Lo ha fatto anche per il giovane Bartali e poi per Bini. Insomma un uomo squadra che serviva a tutti, perché formidabile passista, capace di tenere bene le salite. Le sue vittorie, contrariamente ai piazzamenti di pregio, sono state poche, ma tutte di grande valore. La sua "perla" di carriera, fu il Giro di Lombardia del 1932 (davanti a Piemontesi e Bertoni), ma vi figurano altre classiche come la XX Settembre e il Giro di Romagna nel 1928, il Giro del Piemonte 1929. Buonissime corse come la Torino-Sestri Levante '27 e il Criterium di Torino nel '29. Il Midi Libre è stata la corsa a tappe che più gli ha donato soddisfazioni. In terra francese, infatti, vinse una tappa nel 1934 ed una nel '35, dove però s'aggiudicò anche la classifica finale. Su pista vinse in coppia con Girardengo la Seigiorni di Leipzig nel 1928. Non vinse tappe nei sei Giri d'Italia disputati, ma fu 3° nell'edizione del '27, 4° nel '29, fu poi leader (allora non c'era ancora la Maglia Rosa) per un giorno, nel '30. Per due anni ('29 e '30) è stato vicecampione italiano dietro Alfredo Binda, che lo superò anche nel Giro di Lombardia del '27, mentre nella medesima classica, Negrini, chiuse 3° nel '28, anno nel quale fu 4° alla "Sanremo". Non ha mai corso il Tour de France. Da dilettante fu uno dei più brillanti del primo lustro anni '20: partecipò alle Olimpiadi di Parigi nel 1924, chiudendo 5°, la prova a squadre e 15° quella in linea.
Articolo inviato da: Maurizio Ricci (Morris)
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