Storia di Silvano Consolati

Classe 1942, secondo di quattro fratelli (Ezio, Gianni e Alberto) tutti accomunati da una sconfinata passione per il ciclismo, Silvano è stato quello che ha raccolto i risultati più prestigiosi. I suoi inizi risalgono alla fine degli anni '50, da esordiente. Al secondo anno da allievo il primo sigillo di valore assoluto: il titolo italiano su strada ad Osimo.
Dilettante l'anno seguente (1961) con la Burro Giglio di Mezzocorona, Silvano Consolati si segnalò subito fra le migliori speranze del ciclismo nazionale, conquistando sei vittorie. Corridore completo, dotato di buona tenuta sulle salite di media lunghezza e di uno spunto veloce letale negli arrivi a ranghi ridotti, la stagione seguente Consolati andò a bersaglio quattro volte, meritando la convocazione in Nazionale per le premondiali in Belgio assieme a Dancelli e Gimondi. A 24 anni il forte corridore lagarino, vincitore tra le altre corse anche del Trofeo De Gasperi nel 1962, Milano-Modena 1963 e Vicenza-Bionde 1966, era pronto a spiccare il volo fra i prof ma dopo aver firmato un pre-contratto, la squadra saltò. Fu allora che voltò pagina: si sposò e divenne rappresentante della Ferrero fino alla pensione.
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