Maddaloni, l'amministrazione dedica una stradina ad Alberto Marzaioli: il gregario di Bartali

Scritto da Michele Schioppa

Martedì 27 Ottobre 2015 22:00 (L'Eco di Caserta)

MADDALONI (Caserta) - Quest'oggi, 27 ottobre 2015, abbiamo appreso che l'amministrazione comunale, per il tramite della seduta odierna della giunta comunale guidata dal sindaco Rosa de Lucia ha deliberato di denominare l'attuale "Vicolo degli Artisti" al ciclista maddalonese Alberto Marzaioli.
Dalla nota per la stampa, diffusa per il tramite della pagina face book del primo cittadino, si apprendere che in data odierna "la giunta comunale ha approvato, all'unanimità, la proposta del sindaco Rosa de Lucia per l'intitolazione della stradina di collegamento tra via Capillo e Corso I Ottobre".
La su detta arteria, si ricorderà, fu proposta e realizzata nel corso di uno dei mandati amministrativi del sindaco sen. Gaetano Pascarella, essendo assessore ai lavori pubblici Michele Vinciguerra. L'opera, che assolve la funzione di facilitare il transito tra piazza della Pace, usata per la sosta delle auto, e il Corso I° Ottobre, arteria centrale cittadina. La stessa fu realizzata più quindici anni or sono.
Dalla su detta nota amministrativa si legge:"L'amministrazione comunale - dichiara il primo cittadino - ha deciso di intitolare, anche sulla scorta delle firme pervenute da numerosi cittadini, vicolo degli Artisti ad Alberto Marzaioli. Un grande campione che ha portato in alto il nome della città. Si è distinto in una disciplina importante come il ciclismo sviluppando una resistenza e una capacità oltre misura. Maddaloni deve tanto alla famiglia Marzaioli soprattutto per l'affermazione di valori sani legati allo sport, con particolare riguardo al ciclismo. Ringrazio inoltre, per l'interessamento anche l'assessore allo Sport Vincenzo Lerro".

I nostri lettori ricorderanno che per l'intitolazione oggi ufficializzata la famiglia Marzaioli lo scorso luglio avviò una sottoscrizione di firme (Maddaloni, avviata la raccolta di firme per intitolare una strada al ciclista Alberto Marzaioli di Giovedì 16 Luglio 2015).

L'occasione è gradita per offrire un estratto biografico del nostro illustre ciclista maddalonese:

Alberto Marzaioli (Maddaloni, 19 settembre 1938 - Caserta, 13 febbraio 2014), dal 1961 al 1965, partecipò a tre edizioni del Giro d'Italia dal 1962 al 1964, ed ottenne inoltre un ottavo posto finale al Tour de Suisse 1963, nel quale chiuse al secondo posto la quinta tappa con arrivo a Les Diablerets.
Dello stesso si scrisse, alla sua dipartita, "Se n'è andato, Alberto, ex-aequo con Luigi Mele forse, di quel trio, il terzo fu Mario Acconcia, che portò Caserta, ed il suo amore sconfinato per il ciclismo, primi anni '60, al palcoscenico del professionismo. In cinque anni di carriera, prima con la San Pellegrino di Gino Bartali, poi con la Cite ed infine con la Ignis, Marzaioli ottenne svariati piazzamenti d'onore, come il terzo posto nella tappa di Fano del Giro '62, dietro Tonucci e Bruni, ed un analogo risultato nella prova del Trofeo Cougnet '63, a Ceprano.
Ma di lui, di quell' atleta asciutto e potente, orgoglio della dinasta maddalonese dei Marzaioli, dal padre Domenico al fratello Amedeo, va ricordato altresì il primato, ancora in tandem con Mele, dell' essere stato il primo casertano a correre, e portare a termine, la «Sanremo», nel '64. Ed ancor più, per essere stato l' unico dei ciclisti casertani, ed il primo in assoluto dei campani, a partire, a ad arrivare al traguardo, in una Parigi-Roubaix, la tremenda corsa del pavè: nel 1961".
In occasione del primo anniversario della morte, nel comunicato diffuso a memoria si leggeva che "Rino Negri, lo storico giornalista della Gazzetta dello Sport, lo descriveva "un marcantonio di 80 chili". Aveva pedalato per migliaia e migliaia di chilometri sulle strade del mondo, aveva scalato le salite mitiche del Giro d'Italia, del Giro della Svizzera e della Catalogna, aveva concluso gare infernali come la "classica del Nord" la Parigi/Roubaix e poi la Parigi/Bruxelles, Milano/Sanremo, Parigi/Nizza, 4 Giorni di Dunkerque.
Piaceva molto a Gino Bartali, buon passista - scalatore con ottime doti di recupero adatte per le corse a tappe. Divenne uno dei gregari più bravi del ciclismo italiano anni '60, i tecnici di allora lo definirono il ciclista più interessante, stilisticamente e tatticamente, che il sud aveva espresso dagli inizi del '900. Questo era Alberto Marzaioli il ciclista maddalonese, scomparso appunto un anno fa, per cinque anni, dal 1961 al 1965, nell'elite del ciclismo mondiale dopo aver ottenuto da dilettante vittorie in ogni angolo della Campania e d'Italia tali da meritarsi la convocazione nella squadra azzurra per i mondiali di Zandwoort in Olanda del 1959 e per le Olimpiadi di Roma del 1960.
Memorabili i duelli con il recalese Mario Acconcia, nemico in gara e amico fuori corsa, che gli contrastava il primato della popolarità. Su ogni gara botte da orbi tra le opposte fazioni di tifosi, si arrivò al punto che la Federazione Ciclistica minacciò la loro sospensione dall'attività". Si ricorda la presenza di un interessante video a ricordo di Alberto Marzaioli (vedi fonte e Link Video) in cui si sottolinea anche l'importanza della collaborazione di don Salvatore e del Villaggio dei Ragazzi.

Una contestualizzazione dell'esperienza che lega la famiglia Marzaioli, e più in particolare Alberto, al ciclismo e a Maddaloni, è offerta della testimonianza di Amedeo Marzaioli (Maddaloni, Ricordare don Salvatore d'Angelo ... il ricordo di Amedeo Marzaioli di Sabato 01 Agosto 2015).
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